Partenza e arrivo: Centro visita della Riserva delle Sorgenti del Belbo a Montezemolo
Dislivello: 200m circa - lunghezza percorso:circa 10 km
Tempo di percorrenza: 2h,30 - 3h
Segnavia: Paline indicatrici
Difficoltà: T (turistico)
Cartografia
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.
- Nota: Maggio e giugno sono i mesi più indicati per le fioriture delle orchidee.
Accesso stradale
Si raggiunge il centro di Montezemolo da Ceva o da Millesimo (uscite dell'autostrada A6 Torino-Savona).
L'itinerario sotto riportato è tratto, per gentile concessione, da Piemonte Outdoor , sito realizzato dalla Regione Piemonte, al quale si rimanda per visualizzare la cartina più dettagliata del percorso e per ulteriori notizie
Itinerario
Dal Centro visite della Riserva Naturale delle Sorgenti del Belbo si raggiunge la vicina rotatoria per imboccare a sinistra la strada asfaltata che scende nella valle a lato del cavalcavia della statale.
Giunti sul fondovalle si gira a sinistra in via Nuova Belbo, strada in ghiaia che si dirige a nord in una zona di coltivi. Attraversato a destra il Belbo, la strada si fa carrareccia e si snoda per un tratto sul confine di regione, raggiungendo il valloncello del Rio Belbissola. A destra, in lieve ascesa, si guadagna quindi il crinale divisorio tra le valli Belbo e Bormida, limite orientale della riserva. Lo si segue a nord (indicazione Pilone del Foresto) tra rada vegetazione che consente belle prospettive a occidente su Montezemolo e sulle Alpi Liguri. Sono di particolare interesse i solatii, aperti pendii erbosi, che rappresentano un importante habitat per molte specie di orchidee.
Passata la strada per Saliceto il bosco si fa più fitto. Tra cedui di castagno si passa il Bric Biola (731 m) nei pressi del quale si osserva un curioso cippo di arenaria con incisioni.
All'inizio della radura il percorso va a destra (indicazione Montezemolo) verso il centro della valle. L'ambiente cambia e si attraversa una zona umida, invasa talora dall'acqua dal Belbo. E' degna di nota un'area di raccolta seme di ciavardello (Sorbus torminalis), specie arborea non comune.
Passate alcune deviazioni laterali, si attraversa il Belbo, ombreggiato da un filare di ontano nero. Ombreggiata è anche l'area attrezzata sulla riva destra, ideale per la sosta. Pochi passi conducono poi sulla già nota strada Montezemolo – Saliceto che si percorre a sinistra per 200 metri. Al primo bivio si lascia l'asfalto per salire a destra una sterrata nel bosco, verso Montezemolo. Usciti su terreno aperto, si continua a lievi saliscendi con begli scorci sulle colline e sul Monviso all'orizzonte. Il percorso conduce così alle abitazioni di borgata Villa dove ci si immette sulla SP 66 delle Langhe. Svoltati a sinistra, percorrendo un chilometro di asfalto con vista sulla Chiesa di San Benedetto e sul castello, si ritorna al punto di partenza.