martedì 26 novembre 2019

Passeggiata Europa - Camminata costiera da Varazze a Cogoleto




Il Parco Costiero dei Piani d'Invrea-Passeggiata Europa si sviluppa per circa 4,5 km sulla sede dell'ex ferrovia Genova-Ventimiglia, lungo l'incantevole tratto costiero tra la cittadina di Varazze e quella di Cogoleto, caratterizzato da numerose gallerie e da una serie di belle insenature e spiaggette tra le scogliere, dove fermarsi ad osservare il panorama.

NOTE TECNICHE


Partenza: Varazze - Arrivo: Cogoleto 
Dislivello: Percorso pianeggiante
Lunghezza: Km 4,5 circa
Difficoltà: T
Tempo di percorrenza: 1h/1h,30 circa
Segnavia: pannelli indicatori
Cartografia: EdM - SV1 - Parco del Beigua. Arenzano, Cogoleto, Varazze
Avvertenza: Le condizioni dell'itinerario descritto possono cambiare nel tempo. 


Accesso stradale
In auto: dal Casello Autostradale di Varazze si prosegue sull'Aurelia sino all'inizio di Varazze. Nei pressi dell'Hotel Villa Bianca si svolta a destra e si cerca posteggio nei pressi dell'inizio dell'itinerario.
In treno (consigliabile): dalla stazione FS imbocca via S.Rocco, il ‘carruggio’ centrale della cittadina, si passa per la piazza dell'antica collegiata di S.Ambrogio, del 1535 e successivamente accanto alla chiesa di S. Caterina, risalente al XVII secolo, vicina all'inizio l'itinerario.





Itinerario
Poco oltre Via Marconi si trova la Passeggiata Europa, preannunciata dall'evidente cartello "Parco Costiero dei Piani d'Invrea", posto all'inizio dell'itinerario.
Con un tratto rettilineo si arriva alla zona dei Bagni Nautilus, presso il sottopasso della via Aurelia e, successivamente, alla sbarra dove inizia il percorso pedonale e ciclabile. 
Fiancheggiando belle villette si incontra l'aereo ponticello presso la Villa Araba, alla quale fa seguito il panoramico percorso che si affaccia costantemente sul mare, tra piccole spiagge e "calette" alternate ad asperità rocciose, che offrono scenari mai uguali e tutti meritevoli di una sosta per ammirare il mare o per fare una fotografia.
Questo primo tratto è caratterizzato dalla presenza di rocce metamorfiche di color verde chiaro (metagabbri), della stessa tipologia dei vari manufatti presenti all'intorno (muretti di contenimento, massicciate e gallerie) tutti costruiti un tempo utilizzando il materiale esistente sul posto. 
Sul lato a monte, oltre ad alcune belle villette, si trova la tipica bassa vegetazione mediterranea, fatta da mimose, ginestre oltrechè dai caratteristici pini marittimi, palme e qualche ulivo.
Dopo poco più di un chilometro si incontra la prima delle nove brevi gallerie, alcune con le pareti ancora scurite dal transito dei treni e con l'apposito vano di sicurezza.



Si può notare che da questo tratto in poi le scogliere rocciose presentano una colorazione più scura, trattandosi di "serpentinoscisti", più ricche di minerali ferrosi.
Superata la zona delle "Rocche Bianche", della Baia del Corvo ed altre due gallerie, si arriva alla più lunga di queste (290m), che passa al di sotto del castello dei Piani d'Invrea e sbuca nei pressi di un ex casello ferroviario ed un'area già adibita a campeggio, situata nella piccola baia del Portigliolo, alla foce del Rio omonimo.
In questo sito, al limite del territorio di Varazze, sino al 1920 esisteva un antico borgo di pescatori dove venivano prodotte, tra l'altro,  le "gallette", biscotti a lunga conservazione per i marinai imbarcati.
Si attraversano le ultime gallerie, quindi si supera un cavalcavia nei pressi dei bagni Punta Bella ed in breve si arriva all'inizio dell'abitato di Cogoleto, presso il ponte sul Torrente Arrestra sulla via Aurelia.