sabato 8 settembre 2012

Monte Seita

valle Stura - Escursioni da Bagni di Vinadio





Un itinerario ad anello su panoramica dorsale.
La erta salita al Monte Seita fa parte della 1^ tappa del "Sentiero Balcone" del Vallone dell'Ischiator.

Si raccomanda di prestare molta attenzione ai segnali di vernice bianco-rossi, fortunatamente molto frequenti. Rinunciare in caso di nuvolosità o nebbia.
Per Escursionisti Esperti ed allenati.

NOTE TECNICHE

Partenza e arrivo: Bagni di Vinadio, borgata Besmorello
Dislivello: 950m
Tempo di Percorrenza: 6h/6h,30
Difficoltà: EE
Segnavia: paline-segni bianco-rossi
Cartografia:
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.








Arrivati in auto alle Terme, si svolta a destra nell'abitato di Bagni di Vinadio. Lo si attraversa proseguendo per la borgata di Besmorello.
Superata quest'ultima, la strada effettua alcuni tornanti e diventa sterrata. Poco dopo, presso una piccola rientranza sulla sinistra,  inizia l'itinerario (paline indicative).

In considerazione dell'esiguo spazio per l'eventuale parcheggio, conviene proseguire e lasciare l'auto nell'ampio slargo dopo il ponte sul torrente Ischiator (q.1580 circa).

Itinerario
Dalle paline segnaletiche (M.Seita/Rif.Migliorero-Sentiero Balcone) si prende la stradina inerbita in leggera salita che si inoltra nel bosco.
Questa, poco dopo aver superato una vecchia frana di grosse pietre, piega a destra (segnavia bianco rossi) per poi diventare sentierino, che si inerpica ripido in ombrosa e folta abetaia.  (N.B.: il segnale "X rossa"  che si incontrerà più volte, sta ad indicare  "direzione sbagliata" ),

Dopo essere sbucati in zona più aperta, con bel panorama sull'abitato dei Bagni, segue un tratto un po' esposto, che transita presso alcuni ripetitori per inoltrarsi nuovamente nel bosco.
Il percorso si sviluppa poi in una successione di erte salite, tra erba e roccette, ed un alternarsi di zone alberate a zone più aperte.



Si superano quindi i resti di due successivi ricoveri circolari di pietre, e si raggiunge la sommità di una dorsale erbosa (2079m.circa - pilone di pietre e cemento).

Si continua pressochè su dorsale,  per arrivare ad una successiva piccola sommità, contraddistinta da diverse pietre accatastate e, successivamente, proseguendo ancora oltre, tra roccette e pietre rotte,  si perviene infine sulla cima del  M. Seita. ( 2407 m.).
Grande ometto in pietre. Esteso il  panorama.


Si prosegue ancora lungo la dorsale per  raggiungere un'ultima sommità (quota 2485m.). Paline con indicazioni per il Rif.Migliorero/Vallone Alpette- (3h,15/3h,30 dalla partenza).



Itinerario di ritorno

Seguendo le indicazioni per il Migliorero, si scende ripidi, con percorso maleagevole tra roccette e pietre rotte, sino a raggiungere un sottostante ripiano erboso, dove sorge altra palina indicativa.
Si lascia la deviazione per il Rifugio, per seguire a destra quella relativa al Gias dell'Ischiator/Besmorello.




L'itinerario prosegue ora su evidente sentiero, alternando tornanti a lunghi diagonali tra estese macchie di rododendri (prestare molta attenzione perchè è facile "perdere" i segnavia).
Si perde quota costantemente, proseguendo poi la lunga discesa in un lariceto, al termine del quale il sentiero è poco evidente, anche a causa delle numerose tracce di animali al pascolo.
Ma ormai si è in vista del Gias dell'Ischiator, poco sotto la sterrata del Migliorero,  che in breve si raggiunge (q 1920m circa).





Si segue ora la sterrata a destra sino al prima curva a gomito.
Da qui si può far ritorno seguendo integralmente l'ampia strada, oppure effettuare una variante più remunerativa.

In quest'ultimo caso si volta a destra (segnali e freccia rossa su masso) prendendo un sentierino che con diverse svolte, dopo aver superato un rivolo d'acqua, termina presso l'imponente cascata del Pisciai.



Si attraversa il corso d'acqua su un ponticello in legno e ci si ricongiunge con la strada principale.

Seguendo quest'ultima a scendere, approfittando eventualmente di alcune scorciatoie, si fa ritorno al ponte sul torrente ed al posteggio, dove si conclude l'anello (2h,15/2h,45 dalla q.2485).