mercoledì 13 febbraio 2013

Il Lago di Valcuca


In un luogo poco frequentato, un piccolo affascinante lago in cui si specchia il Monte Matto.


NOTE TECNICHE

Partenza e arrivo: Terme di Valdieri
Dislivello: 800m circa
Difficoltà: E/EE
Tempo di percorrenza: 2h,30/3h
Segnavia: qualche tacca rossa-"ometti di pietre"
Cartografia: I.G.C.-Valli Maira-Grana-Stura - carta n°8 

Accesso stradale
Arrivati in auto alle Terme di Valdieri ci si porta alle spalle dell'Hotel Royal e si raggiunge l'ampio parcheggio presso la Cappella di S.Giovanni (1390m).




Itinerario
Ci si inoltra a piedi sull'ampia strada ex militare che risale il vallone. Al primo tornante a destra, si lascia la strada per prendere una evidente mulattiera che si snoda parallela al torrente.
Lo stradello entra in zona boscosa, transitando dopo breve tratto presso la lapide in memoria di Gianni Frati.
Successivamente si innalza leggermente, supera un roccione con lapide in memoria di Anselmo Lattes, sbucando successivamente sulla strada ex militare.
Un breve tratto su questa poi nuovamente si devia su di una carrareccia che, dopo aver guadagnato quota, nuovamente si ricongiunge con la strada. Ancora breve percorso su questa per deviare, presso un tornante, su ulteriore scorciatoia che con ultimo tratto a scalini riporta sulla strada principale.
Seguendo quest'ultima si supera un rivolo, quindi una bella cascatella e si giunge sull'ampio Pianoro del Valasco (1h,10 circa).


Qui si prende subito a sinistra e si attraversa il torrente su di un ponticello in legno.
Superato un boschetto di larici si raggiunge un prefabbricato in metallo, oltre il quale occorre individuare una antica mulattiera di caccia (scritta "Lago" su di un masso-tacche di vernice rossa).
Si prende il ramo di destra, in leggera discesa,  che attraversa una zona prativa.
Da qui si sale su resti di mulattiera in evidente stato di abbandono, non sempre evidente e con alcuni tratti in frana, a sinistra di una  profonda Gorgia formata dal Rio Valcuca.
Più in quota diventa sentierino che si inerpica ulteriormente, con tratti anche molto ripidi; supera un pendio di erba e pietre, dopodichè piega a sinistra e costringe a superare alcune roccette.
Si risale poi in costone tra larici e rododendri , si va oltre un piccolo avvallamento e si arriva così al piccolo, ma affascinante, Lago di Valcuca (2189m), racchiuso tra la Cima omonima e la Rocca di S.Giovanni.