Escursioni da Rossiglione
Un percorso ad anello assai remunerativo lungo il selvaggio canyon scavato dal Torrente Gargassa e sull'aereo e panoramico percorso, parzialmente attrezzato, delle soprastanti rocce nere di conglomerato.
NOTA: Percorso sconsigliato dopo piogge abbondanti. Nella parte alta, molto esposta, è richiesta assenza di vertigini
NOTE TECNICHE
Partenza e Arrivo: Campo Sportivo di Rossiglione
Dislivello: 300m circa
Tempo di percorrenza: 3h,30 - 4h
Difficoltà: E/ EE in alcuni tratti attrezzati ed esposti
Segnavia: 2 x gialle - 3 bolli gialli - bollo giallo
Cartografia: EdM - Edizioni del Magistero GE-8
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
Dal casello di Masone (autostrada A26 GE -Voltri-Gravellona), si raggiunge Rossiglione.
Si segue poi la S.P. per Tiglieto per circa 2 km, dopodiché si svolta a sinistra per il Campo Sportivo. Si lascia l'auto nell'ampio spazio sterrato antistante l'impianto.
Itinerario
Il Sentiero Natura inizia presso il campo sportivo in località Gargassino (327m).
Segnalato da “due X gialle”, dopo aver fiancheggiato l’impianto scende al torrente Gargassa, seguendone il corso inizialmente in zona boscosa e successivamente su tratti rocciosi protetti da ringhiere ed attrezzati con catene (attenzione in caso di terreno bagnato)
Si costeggia poi la Zona Protetta Monterosso, per effettuare in seguito un primo guado e proseguire in rada pineta.
Si perviene quindi nella suggestiva ed aspra zona di rocce scure (conglomerati), dove il torrente scorre tra alte pareti formando strette gole e bellissimi laghetti. Anche qui il sentiero è in più tratti attrezzato.
Nei pressi del grosso roccione denominato "Muso del Gatto", si attraversa il corso d'acqua e ci si innalza sulla sponda opposta.
Si prosegue a mezzacosta, dopodiché si scende ad attraversare nuovamente il torrente e con successiva breve salitella si perviene sull'ampia zona prativa poco lontano da Case Veirera.
Qui si trova la palina indicatrice dell'itinerario di ritorno del Sentiero Natura (3 bolli gialli)
E' consigliabile però una deviazione per raggiungere l’antico nucleo abitativo di Case Veirera, abbandonato negli anni Cinquanta, abitato da famiglie occupate nell’estrazione della quarzite, utilizzata per la lavorazione del vetro.
Una delle abitazioni, ristrutturata, è stata adibita a Rifugio del Parco del Beigua.
Da qui volendo, si può proseguire ulteriormente per raggiungere la fonte di acqua sulfurea. Superata una zona boscosa ed un ponticello sulla sinistra, bisogna prestare attenzione perché occorre lasciare il sentiero principale ed attraversare il torrente.
Dopo breve salitella sulla sponda opposta ed ulteriore tratto nella boscosità, si raggiunge la zona dove sgorga la fonte dell'acqua sulfurea (600 metri circa dalle Case Vereira).
Dopo breve salitella sulla sponda opposta ed ulteriore tratto nella boscosità, si raggiunge la zona dove sgorga la fonte dell'acqua sulfurea (600 metri circa dalle Case Vereira).
Ritornati alla deviazione per le Case Vereira, si prosegue sulla seconda parte dell’itinerario, che volge a sinistra, attraversa un rio e prende a salire inizialmente in ambito boschivo e successivamente in zona più aperta.
Si prosegue poi su terreno di rocce e sfasciume con sullo sfondo un lungo costone roccioso, caratterizzato da un grosso foro conosciuto come il " Balcone della Signora".
Si sale un' erta più impegnativa, sino ad un ulteriore roccione di conglomerato dai numerosi licheni gialli (Rocca Giana), a cui segue una esposta cengia attrezzata con cavi (attenzione!) ed un successivo traverso su ripido pendio che termina all'insellatura del Passo del Lupo (q.510).
Una traccia porta in cima alla Rocca dei Crovi (584m), eccezionale punto panoramico sull'intera zona.
Dal Passo si prosegue sul sentiero che scende ora sul versante opposto ed effettua poi una curva con un lungo mezzacosta, tra zone erbose e boscose, sino ad un rio.
Attraversato quest'ultimo, si sale leggermente transitando lungo la recinzione della Zona Protetta Monterosso.
Si confluisce, poco oltre, sul sentiero contrassegnato da un "bollo giallo" proveniente da sinistra, che va seguito a scendere.
Si supera così un cancello e si arriva alla zona di ingresso della già citata zona di Monterosso e della successiva "Cascina Camilla".Si fiancheggia quest'ultima a sinistra e con ultima lunga discesa, a tratti un po' dissestata, si fa ritorno al Campo Sportivo.