Un giro di due giorni nella splendida zona occidentale del Monte Carmo.
La chiesina di San Pietrino, la Rocca dell'Aia ed il Rifugio di Pian delle Bosse il primo giorno; la panoramica vetta del Monte Carmo e l'antica abbazia di S.Pietro dei Monti il secondo giorno, sono le principali tappe di questo impagabile trekking.
Al termine dell'escursione fa obbligo una visita alle stupefacenti grotte di Toirano.
Partenza: Boissano
Arrivo: Toirano
Difficoltà: E (complessivamente) - EE il tratto della "via di cresta" per il Monte Carmo
Cartografia: Studio Naturalistico EdM SV-3
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.
Accessi:
in auto: all'uscita del casello autostradale di Borghetto S.S., dell'autostrada Savona-Ventimiglia, si imbocca la strada provinciale per Toirano. Superato l'abitato, si devia a destra su di un ponte che porta alla zona delle Grotte e sulla strada provinciale per Boissano. Superata la frazione Dari (dove terminerà il trekking-prevedere eventualmente di lasciare un auto) si prosegue e si raggiungere in breve Boissano. Qui si prende come riferimento la piazza della Chiesa parrocchiale, dove inizia l'itinerario. Ampio posteggio in una zona sottostante.
mezzi pubblici: In treno scendere alla stazione FS di Loano. Mezzi pubblici della TPL nelle adiacenze. (vedi orari).
1° giorno:
Boissano (121m) - San Pietrino - Rifugio di Pian delle Bosse (841m)
Dal caratteristico centro storico di Boissano alla Chiesetta di S. Pietrino, situata in eccezionale posizione panoramica. A seguire l'aspra zona dolomitica della Rocca dell'Aia sino all'accogliente Rifugio di Pian delle Bosse
NOTE TECNICHE
Dislivello: 720m circa
Segnavia: "2 linee" rosse sino a S.Pietrino - segni "giallo rossi con sigla TA" sino Rifugio di Pian delle Bosse
Tempo di percorrenza: 5h,30'/6h
Difficoltà: E
Itinerario
L'itinerario inizia dalla Piazza della Chiesa del Comune di Boissano (q.121 m).
Ci si porta alle spalle della Chiesa, e seguendo i segnavia "X" e "2 linee rosse" ci si inoltra lungo una stradina in salita (via Gandolfi-paline indicative), che conduce al caratteristico centro storico del paese. In prossimità di via Cavi si devia a destra sino ad arrivare nei pressi di "Ca di Gandarin", dove si prende la ripida via S. Pietrino che sbuca su di una strada asfaltata.
Si attraversa quest'ultima e ci si inoltra su di una antica mulattiera, in parte selciata, che dopo aver superato un casolare con annessa stalla per cavalli, porta ai ruderi della Chiesetta di S.Paolo. Si prosegue ancora nella salita, e dopo alcuni tornanti si arriva alle Casa Fossae (321 m), ormai in rovina.
Successivamente, con una serie di tornanti, si supera un poggio con croce in ferro, dopodichè si perviene al panoramico pianoro dove sorge la chiesetta di S. Pietrino (477 m).
La chiesa venne edificata tra il 1829 e 1830, con le donazioni degli emigranti Boissanesi a Gibilterra.
Poco a monte si trova un crocevia di alcuni sentieri:
si prende quello delle Terre Alte, con segnavia "giallo-rosso TA", che conduce al Rifugio di Pian delle Bosse.
Si attraversa quest'ultima e ci si inoltra su di una antica mulattiera, in parte selciata, che dopo aver superato un casolare con annessa stalla per cavalli, porta ai ruderi della Chiesetta di S.Paolo. Si prosegue ancora nella salita, e dopo alcuni tornanti si arriva alle Casa Fossae (321 m), ormai in rovina.
Successivamente, con una serie di tornanti, si supera un poggio con croce in ferro, dopodichè si perviene al panoramico pianoro dove sorge la chiesetta di S. Pietrino (477 m).
La chiesa venne edificata tra il 1829 e 1830, con le donazioni degli emigranti Boissanesi a Gibilterra.
Poco a monte si trova un crocevia di alcuni sentieri:
si prende quello delle Terre Alte, con segnavia "giallo-rosso TA", che conduce al Rifugio di Pian delle Bosse.
Tale percorso si snoda con alcune svolte, prosegue poi con un lungo traverso in zona boscosa per poi prendere a salire con tratti anche ripidi. Si perviene poi su di una mulattiera fiancheggiata da muretti a secco, nota come via Napoleonica (o strada Francese), perchè la sua costruzione viene attribuita ai genieri dell’esercito francese, che nel 1795 combatterono contro le truppe austro-piemontesi.
In seguito si supera il Rio delle Banchette per risalire poi una valletta ed arrivare ai grandi prati del valico di Peglia (q.860 m.).
Qui si lascia il segnavia con la "X rossa", che dirige al Monte Carmo, per continuare sul sentiero delle "Terre Alte", che svolta a destra, entra in altro boschetto per sbucare poi in un tratto roccioso. Occorre poi attraversare in una profonda gola il Rio Fissone, per poi risalire fino a Case Capurro. Oltre queste, si sale ancora nel bosco per sbucare presso la cresta settentrionale di Rocca dell'Aia.
Consigliabile un breve giro panoramico intorno a questo caratteristico gruppo roccioso, attrezzato per l'arrampicata.
Seguendo sempre il segnavia, si arriva alle pendici dello Scoglio del Butto, dopodichè ci si innalza lungo una salita denominata "Scala Santa", per la sua ripidità.
Al termine di questa, si incrocia un sentiero che si segue a destra ed in breve si arriva al Rifugio di Pian delle Bosse (841 m), situato in bella posizione panoramica.
Qui si lascia il segnavia con la "X rossa", che dirige al Monte Carmo, per continuare sul sentiero delle "Terre Alte", che svolta a destra, entra in altro boschetto per sbucare poi in un tratto roccioso. Occorre poi attraversare in una profonda gola il Rio Fissone, per poi risalire fino a Case Capurro. Oltre queste, si sale ancora nel bosco per sbucare presso la cresta settentrionale di Rocca dell'Aia.
Consigliabile un breve giro panoramico intorno a questo caratteristico gruppo roccioso, attrezzato per l'arrampicata.
Seguendo sempre il segnavia, si arriva alle pendici dello Scoglio del Butto, dopodichè ci si innalza lungo una salita denominata "Scala Santa", per la sua ripidità.
Al termine di questa, si incrocia un sentiero che si segue a destra ed in breve si arriva al Rifugio di Pian delle Bosse (841 m), situato in bella posizione panoramica.
2° giorno:
Rifugio Pian delle Bosse (841) - Monte Carmo (1388) - San Pietro dei Monti (895) - Toirano
La salita alla panoramica vetta del Monte Carmo e la visita al sito dove sorgeva l'antica Abbazia di S.Pietro dei Monti
NOTE TECNICHE
Dislivello: in salita circa 600 - in discesa 1267 circa
Segnavia: 2 quadrati rossi oppure triangolo rosso sino al Monte Carmo - "X rossa" sino a Ca du Fo'-Sentiero Liguria - per San Pietro e Toirano frazione Dari
Tempo di percorrenza: 6h circa
Difficoltà: E complessivo - EE il tratto di cresta per il Monte Carmo
Nota: qualche difficoltà nel reperire il segnavia " X rosso" nel tratto M.te Carmo - Ca du Fo'
Itinerario
Dal Rifugio si prende il sentierino che sale nel bosco e raggiunge in breve un bivio (palina).
Qui si presentano 2 possibilità per salire al M.te Carmo:
per la via di cresta: segnavia 2 quadrati rossi (tratto per Escursionisti Esperti).
Si va a sinistra, per sentierino che sale ripido e con varie svolte porta su di un colletto che sovrasta la Rocca dell'Aia. Da qui si sale a destra, ancora con ripida salita, in parte tra roccette, sino a raggiungere la evidente dorsale di cresta. Occorre ora seguire quest'ultima integralmente (scoloriti segni rossi). Alcuni tratti rocciosi possono essere opportunamente aggirati, sempre badando però di riportarsi poi sulla dorsale. Si arriva così al termine della cresta, presso una ex teleferica in disuso mentre sulla sinistra, si trova il Rifugio privato "Amici del Carmo" (utile riparo in caso di necessità).
Di fronte la vetta del Monte Carmo.
Ci si inoltra quindi nella conca prativa e si risale, seguendo un evidente sentiero, l'ultima rampa che porta alla grande croce di vetta. (1389m-2h circa)
Di fronte la vetta del Monte Carmo.
Ci si inoltra quindi nella conca prativa e si risale, seguendo un evidente sentiero, l'ultima rampa che porta alla grande croce di vetta. (1389m-2h circa)
per la via normale:
Si va a destra seguendo il segnavia "triangolo rosso", si attraversa lungamente il bosco al termine della quale si sbuca su di un zona prativa. Si aggira quest'ultima sulla destra sino ad incontrare una evidente traccia che si segue a sinistra, per entrare nuovamente in un bel bosco.
Dopo lungo percorso, durante il quale si trovano gli interessanti resti di un'antica "neviera", si sbuca su un'ampia strada sterrata. Si segue quest'ultima a sinistra e si raggiunge in breve il Giogo di Giustenice, importante punto di riferimento dell'Alta Via dei Monti Liguri.
Sul valico (paline indicatrici), si lascia la sterrata principale per prendere una traccia di sentiero a sinistra (anche segnavia dell'AVML), che dopo aver percorso una bella zona prativa entra in zona boscosa per raggiungere un ulteriore bivio. Qui si va a sinistra (via delle Scalette). Con diverse svolte si supera uno stretto intaglio scalinato, successivamente un grande bosco di faggi per sbucare poi su di un colletto, crocevia di sentieri, situato nei pressi del rifugio privato "Amici del Carmo" (utile riparo in caso di necessità).
A destra, con ripida salita finale, si raggiunge la sommità del Monte Carmo (1389m), con la grande croce di vetta (2h circa).
Itinerario di ritorno
Dalla vetta, si scende lungo il versante occidentale sino al sottostante colletto, incrocio di vari sentieri (paline indicative).
Si va dritti, seguendo i segnavia bianco/rossi dell'Alta Via che dirigono al Giogo di Toirano, sino ad incontrare un evidente sentiero che stacca sulla sinistra (nessun segnavia). Si scende lungo quest'ultimo che confluisce poi sul sentiero segnalato con "X rossa" diretto a Toirano. Si prosegue a destra su quest'ultimo (segnavia poco evidenti), ignorando in seguito ogni deviazione laterale. Superata una antica "casella" di pietre, si lascia sulla sinistra il Bric Ciazzalunga e, tra radure e boschetti, altri sentieri che confluiscono, si prosegue con unica traccia sino alla zona dove sorge la costruzione in pietra di "Ca du Fò". (indicazioni).
Qui si lascia il sentiero principale che scende direttamente a Toirano per svoltare a destra (segnavia "Sentiero Liguria") lungo un tratto che si innalza brevemente, transita presso la fontana della Castagna e confluisce poi sul tracciato Giogo di Toirano - San Pietro dei Monti (segnavia "2 linee rosse-Sentiero Liguria).
Si prosegue su quest'ultimo a sinistra, e con bel percorso pressochè pianeggiante, seguendo anche la conduttura dell'acquedotto, alternando tratti su buon sentiero a brevi tratti su terreno più roccioso, si arriva ad una presa d'acqua ed alcune successive vasche, adibite ad abbeveratoio per gli animali al pascolo.
Un'ultima salitella sulla destra consente di raggiungere l'antica Abbazia di S.Pietro dei Monti, che sorge in eccezionale posizione panoramica.
Dalla Chiesa di scende lungo il pratone antistante, in direzione della vecchia teleferica sul poggio panoramico.
Si prende quindi il sentiero a sinistra (segnavia "due linee rosse" e "Sentiero Liguria"), che scende con vari tornanti sul versante sud-ovest del Monte Varatella. Il percorso, segnato da croci votive, effettua poi un ampio semicerchio su di un vallone, per arrivare in una zona prativa dove confluisce l'itinerario delle "Terre Alte". Si continua seguendo il nostro segnavia (ci si trova nelle vicinanze di S.Pietrino, toccato nel percorso di salita), che poco oltre devia a destra e prende a scendere con tratti di selciato alternati a tratti tra roccette e arbusti, sino a sbucare sulla strada provinciale Toirano-Boissano, in località Dari, a circa 1,5 km da Boissano.
Dopo lungo percorso, durante il quale si trovano gli interessanti resti di un'antica "neviera", si sbuca su un'ampia strada sterrata. Si segue quest'ultima a sinistra e si raggiunge in breve il Giogo di Giustenice, importante punto di riferimento dell'Alta Via dei Monti Liguri.
Sul valico (paline indicatrici), si lascia la sterrata principale per prendere una traccia di sentiero a sinistra (anche segnavia dell'AVML), che dopo aver percorso una bella zona prativa entra in zona boscosa per raggiungere un ulteriore bivio. Qui si va a sinistra (via delle Scalette). Con diverse svolte si supera uno stretto intaglio scalinato, successivamente un grande bosco di faggi per sbucare poi su di un colletto, crocevia di sentieri, situato nei pressi del rifugio privato "Amici del Carmo" (utile riparo in caso di necessità).
A destra, con ripida salita finale, si raggiunge la sommità del Monte Carmo (1389m), con la grande croce di vetta (2h circa).
Itinerario di ritorno
Dalla vetta, si scende lungo il versante occidentale sino al sottostante colletto, incrocio di vari sentieri (paline indicative).
Si va dritti, seguendo i segnavia bianco/rossi dell'Alta Via che dirigono al Giogo di Toirano, sino ad incontrare un evidente sentiero che stacca sulla sinistra (nessun segnavia). Si scende lungo quest'ultimo che confluisce poi sul sentiero segnalato con "X rossa" diretto a Toirano. Si prosegue a destra su quest'ultimo (segnavia poco evidenti), ignorando in seguito ogni deviazione laterale. Superata una antica "casella" di pietre, si lascia sulla sinistra il Bric Ciazzalunga e, tra radure e boschetti, altri sentieri che confluiscono, si prosegue con unica traccia sino alla zona dove sorge la costruzione in pietra di "Ca du Fò". (indicazioni).
Qui si lascia il sentiero principale che scende direttamente a Toirano per svoltare a destra (segnavia "Sentiero Liguria") lungo un tratto che si innalza brevemente, transita presso la fontana della Castagna e confluisce poi sul tracciato Giogo di Toirano - San Pietro dei Monti (segnavia "2 linee rosse-Sentiero Liguria).
Si prosegue su quest'ultimo a sinistra, e con bel percorso pressochè pianeggiante, seguendo anche la conduttura dell'acquedotto, alternando tratti su buon sentiero a brevi tratti su terreno più roccioso, si arriva ad una presa d'acqua ed alcune successive vasche, adibite ad abbeveratoio per gli animali al pascolo.
Un'ultima salitella sulla destra consente di raggiungere l'antica Abbazia di S.Pietro dei Monti, che sorge in eccezionale posizione panoramica.
Dell'antica abbazia oggi rimane soltanto il corpo della chiesa. Il chiostro e gli alloggi per i monaci sono andati distrutti
Considerato uno dei luoghi religiosi più antichi e importanti della val Varatella e del savonese, l'abbazia venne fondata in un periodo interiore all'anno 1000 dall'Ordine dei monaci benedettini; la tradizione popolare, in mancanza di certificati riscontri cartacei, farebbe risalire la fondazione del luogo all'epoca carolingia.Dal 1313 passò ai Certosini
Considerato uno dei luoghi religiosi più antichi e importanti della val Varatella e del savonese, l'abbazia venne fondata in un periodo interiore all'anno 1000 dall'Ordine dei monaci benedettini; la tradizione popolare, in mancanza di certificati riscontri cartacei, farebbe risalire la fondazione del luogo all'epoca carolingia.Dal 1313 passò ai Certosini
Dalla Chiesa di scende lungo il pratone antistante, in direzione della vecchia teleferica sul poggio panoramico.
Si prende quindi il sentiero a sinistra (segnavia "due linee rosse" e "Sentiero Liguria"), che scende con vari tornanti sul versante sud-ovest del Monte Varatella. Il percorso, segnato da croci votive, effettua poi un ampio semicerchio su di un vallone, per arrivare in una zona prativa dove confluisce l'itinerario delle "Terre Alte". Si continua seguendo il nostro segnavia (ci si trova nelle vicinanze di S.Pietrino, toccato nel percorso di salita), che poco oltre devia a destra e prende a scendere con tratti di selciato alternati a tratti tra roccette e arbusti, sino a sbucare sulla strada provinciale Toirano-Boissano, in località Dari, a circa 1,5 km da Boissano.