giovedì 4 novembre 2010

Monte Frisson da Palanfrè

Valle Vermenagna - Escursioni da Palanfrè




Una bella escursione, con tratto finale con difficoltà alpinistica, per raggiungere un'imponente montagna che appare inaccessibile. La salita è ancor più remunerativa se effettuata nel periodo della fioritura.

NOTE TECNICHE

Partenza e arrivo: Vernante (CN) Frazione di Palanfrè
Dislivello: 1258 m
Tempo di percorrenza: 3h,30'
Segnavia: paline e tacche rosse
Difficoltà: EE/ F: difficoltà alpinistica nel tratto finale
Cartografia: Alpi Marittime e Liguri 1:25.000-Multigraphic (FI)
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.




In auto si raggiunge Vernante, si volta a destra per la Valle Grande e si raggiunge Palanfrè. Poco prima dell'abitato si lascia l'auto in un evidente ampio posteggio.

Dal parcheggio si raggiunge l'abitato di Palanfrè (1379 m) e da qui si continua sulla strada che volge  verso sud. Si ignora il bivio a destra  per il Monte Garbella, Bussàia e Colombo, e si segue la bella mulattiera che, in leggera discesa, si inoltra nella rigogliosa faggeta di Palanfrè. Seguendo sempre la mulattiera principale (si trascura la deviazione per i casolari Parolet) si procede in salita, si esce dalla faggeta e si arriva al Gias Piamian (1460 m), dove vi è una caratteristica fontana scavata in un tronco d'albero. Oltre il gias il sentiero prosegue sulla parte destra del vallone,  arriva alla base di una  forra e la risale con stretti tornanti. Superata la forra, si entra nel Vallone dell'Albergh (= pascolo) e si giunge ad un  ulteriore bivio (palina). Si trascura sulla destra il sentiero per il Gias della Balma, continuando invece sulla traccia principale che s'inoltra sul fondovalle, con bella vista della piramide rocciosa del  Monte Frisson.  Più avanti  il sentiero si biforca ancora ,  si prende a destra il tratto che sale con brevi tornanti per raggiungere la spianata del  Gias Vilazzo (1823 m). Il sentiero prosegue ancora e raggiunge la parte superiore, fino a spuntare sulla conca del  bellissimo Lago del Frisson Inferiore (2056 m.).
Si lascia la traccia a sinistra per il Lago Albèrgh e poi a destra per il Passo della Mena, e si prosegue lungo la sponda destra del lago. Quindi si attraversa una zona di pietrame  raggiungendo il successivo Lago Frisson Superiore (2128 m). Si segue ora una traccia che contorna il lago sulla destra, per poi salire ulteriormente e, attraversando verso sinistra su pietrame, si guadagna il colletto sullo spartiacque della cresta Nord Ovest del Frisson. Ora il sentiero, un po' più evidente inizia a salire ripidamente su terreno erboso e pietroso, per poi effettuare  un lungo traverso, dapprima pianeggiante, poi con saliscendi. Improvvisamente la traccia piega a sinistra, salendo ripidissima, per portarsi alla base di alcune rocce sottostanti la cresta Sudest (c. 2500 m). Da questo punto abbiamo due possibílità per raggiungere la forcella della cresta rocciosa: a sinistra, con percorso diretto lungo un canale che affronta qualche facile gradino roccioso (tratto per EE) e raggiunge direttamente la forcellina sulla cresta Sud; oppure a destra con  percorso leggermente più lungo e più facile, raggiungendo prima lo spartiacque (2560 m, palina) quindi, piegando a sinistra,  la forcellina suddetta. Dalla forcella della cresta Sud l'itinerario diventa alpinistico; una catena d'acciaio facilita il superamento del breve tratto impegnativo della salita (circa 4 m). Con l'aiuto del cavo, si sale su roccia il salto formato dalla cresta e quindi, con percorso diagonale verso sinistra, si guadagna la piccola croce metallica sulla vetta (2637 m).

Il ritorno avviene per la stessa via di salita.