Una breve rilassante escursione ad anello nella boscosa Riserva Naturale dell'Adelasia, fiancheggiando piccoli corsi d'acqua ed enormi faggi.
NOTE TECNICHE:
Partenza e arrivo: Ferrania - loc.Casa Caramellina
Dislivello: 300 m
Tempo di percorrenza:1h,45/2h,15 per l'anello completo
Difficoltà: E
Segnavia: n.2 bianco in triangolo rosso - anche bianco rossi dell'AVML
Cartografia: Studio naturalistico-EdM
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
Accesso stradale
Dal casello di Altare (autostrada SV-TO) si segue a destra la SP n.29 per Carcare. Dopo circa 2 km si volta per Ferrania. Dal passaggio a livello presso la stazione ferroviaria si prosegue verso Bragno e, dopo qualche centinaio di metri, all'altezza di un'ampia curva, si volta a destra sulla strada che risale il Rio Ferranietta. Inizialmente asfaltata e successivamente sterrata, conduce in circa 3 km, ad uno slargo nei pressi della Casa Caramellina (400 m), ove una sbarra impedisce di proseguire oltre.
Presente una bacheca esplicativa degli itinerari nella Riserva Naturale dell'Adelasia.
Itinerario
Ci si inoltra sulla strada sterrata di destra chiusa da una sbarra, seguendo il sentiero contrassegnato con il n.2 e segni bianco-rossi dellA.V.M.L. Si raggiunge in breve la cascina della Caramellina, una veccia fattoria tutt'ora abitata, situata in una bella zona di coltivi e prati a sfalcio. Poco oltre si arriva al greto del Rio Cianetto, dove si trova anche un caratteristico ed aereo ponticello in legno, dopodichè si entra in zona fittamente boscosa (ontani, carpini bianchi, pioppi) e con una successiva breve rampa si supera il rio Psigni su un ponticello in legno.
Si lascia quindi il corso del rio per risalire verso Casa Psigni, costruzione da tempo in stato di abbandono e successivamente, oltrepassato un rudere, si riprende a salire nel bosco di castagni e faggi verso la sommità del Bric Russinò (603).
Si prosegue oltre questa sino ad arrivare ad un importante bivio a quota 620m., dove confluiscono altri itinerari dell'Adelasia, il sentiero "n.3" ed "A", che seguiti verso destra, dopo alcune svolte ed un'ultima salita, portano alla zona della Rocca dell'Adelasia (698m).
Si tratta di un "roccione" che emerge dalla folta faggeta, la cui sommità può essere facilmente raggiunta con breve salita, che richiede comunque qualche attenzione.
Esteso il panorama sull'ampia e verde vallata nonchè sulle Alpi Liguri e Marittime.
La Rocca da il nome alla Riserva Naturale dell'Adelasia, istituita dalla 3M Italia nel 1989 per salvaguardare la varietà degli ambienti naturali in essa esistenti. Acquisita nel 2008 dalla Provincia di Savona è stata successivamente affidata in gestione al Comune di Cairo Montenotte.
Il toponimo deriva dalla leggenda riguardante la storia d'amore tra Adelasia, figlia di Ottone I e lo scudiero Aleramo contrastata dall'Imperatore. Ciò determinò la fuga dei due innamorati che si rifugiarono in una caverna situata alla base della Rocca. A seguito della calata in Italia di Ottone I avvenne la riappacificazione ed Aleramo venne nominato Marchese.
Aleramo ed Adelasia avrebbero successivamente fondato Alaxia (l'odierna Alassio) così chiamata in onore della principessa.
Ritorno ad anello
Si ritorna per la stessa strada di salita al bivio a quota 620. Da qui si prosegue a destra (anche segnavia A rossa) , si supera il Rio Barchè cui segue un lungo percorso a mezzacosta fra gli alberi al cui termine occorre attraversare la grande zona prativa dei Prati dell'Amore. Al termine, si lascia a destra l'itinerario con la "A rossa", per seguire a sinistra una stradella) che, passata dai ruderi della Casa dell'Amore, prende poi a scendere lungamente nella boscosità, intersecando più volte alcune piste per MTB, (prestare sempre attenzione al segnavia n.2) sino a sbucare nei pressi della Cascina Caramellina.