Escursioni da Arenzano
Dalla frazione Campo di Arenzano (GE) una remunerativa escursione nella zona del Beigua. Sul tracciato di un acquedotto, mai realizzato, lungo antiche mulattiere tra asperità rocciose, torrentelli e bei laghetti.
NOTE TECNICHE
Arrivo e Partenza: Arenzano loc. Case Motta
Dislivello: 600 circa
Tempo di percorrenza: 3h,30/4h
Difficoltà: E
Segnavia: "I "rossa in campo bianco
Cartografia: Studio Naturalistico Edizioni del Magistero SV-1
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.
All'uscita autostradale di Arenzano (Autostrada Genova-Savona) si svolta a destra in direzione Cogoleto. Dopo poche centinaia di metri, sulla sommità del valico della "Colletta", si lascia la via Aurelia per andare a destra in via Pian Masino e proseguire poi per via Val Lerone. La strada transita tra numerosi insediamenti industriali per terminare in località Campo. Circa 500 m prima di detta località, poco prima dell'Agriturismo Argentera, presso una curva a gomito si trova un piccolo slargo sulla destra dove si lascia l'auto ed inizia l'itinerario - paline indicative (q 75 m circa).
Itinerario
Ci si inoltra lungo la stradina sterrata che supera una abitazione isolata e prosegue in zona boscosa.
Poco oltre si arriva ad una radura erbosa (c.d. "Cian da Nave" - indicazioni C1 del Sentiero per Ponte Negrone).
Successivamente il sentiero scende, attraversa il torrente Lerone su un cattaristico ponticello di legno per poi innalzarsi sino ad un incrocio.
Si prosegue a sinistra, seguendo l' antica mulattiera dell'acquedotto.
Si superano quindi due ponti in pietra e si arriva ad un ulteriore bivio. Si va a sinistra (a destra si lascia la diramazione per il Lago della Tina) e poco dopo di giunge al suggestivo Ponte Negrone.
La confluenza del torrente Lerrone e Leone formano nella zona stupendi laghetti.
Si superano quindi due ponti in pietra e si arriva ad un ulteriore bivio. Si va a sinistra (a destra si lascia la diramazione per il Lago della Tina) e poco dopo di giunge al suggestivo Ponte Negrone.
La confluenza del torrente Lerrone e Leone formano nella zona stupendi laghetti.
Si tratta di un tracciato di fine '800 per i lavori (mai completati) di captazione delle acque della zona da convogliare poi verso i centri costieri
L'itinerario si snoda in salita, tra radi boschetti e gole rocciose, sino alle "Pose du Campanin", dove si trova una panca rivolta, in posizione panoramica, verso il campanile della Chiesa di Lerca. Successivamente si prosegue con andamento a saliscendi, sino ad arrivare nella caratteristica gola rocciosa del " Cu du Mundu", solcata dall'omonimo rio. (indicazioni su tabella fissata su grosso masso - zona di palestre di roccia e torrentismo).
Gli scorci panoramici si susseguono, e superate due cascatelle, dopo lungo tratto si giunge all'ex "polveriera", ora riparo "Ciassubellu"; una costruzione in cemento sulla sinistra della mulattiera.
Proseguendo oltre, si supera la deviazione contrassegnata dal segnavia "stella bianca" per confluire, poco dopo, su più ampia sterrata (segnavia triangolo rosso) che, seguita sulla sinistra, conduce alla vicina località Campo.
Da qui, per asfalto, si ritorna in breve al punto di partenza.