martedì 12 marzo 2019

Il Sentiero di Ilaria - Da Zuccarello a Castelvecchio di Rocca Barbena



L'antica via di collegamento tra Zuccarello  e Castelvecchio di Rocca Barbena, antichi feudi nella Val Neva dei Marchesi Del Carretto

NOTE TECNICHE
Partenza e Arrivo: Zuccarello
Dislivello: 300m circa
Tempo Percorrenza in salita: 1h,30
Difficoltà: E
Segnavia: "T" rossa
Cartografia:Studio Naturalistico E.d.M./SV 5-Ceriale,Albenga,Alassio,Laigueglia
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.

Accesso stradale
All'uscita del Casello di Albenga (autostrada Genova-Ventimiglia) si imbocca a sinistra la SP  per Garessio. Si supera Cisano, poi Martinetto e si arriva a Zuccarello.
Si può trovare parcheggio all'inizio ed alla fine dell'abitato.





Itinerario
Il percorso lungo l'antica via di collegamento con Castelvecchio di Rocca Barbena è dedicato ad Ilaria del Carretto, figlia di Carlo I Marchese di Zuccarello.
Nata a Zuccarello, donna di incredibile bellezza, il 23 gennaio 1403 andò in sposa a Paolo Guinigi, Signore di Lucca. Morì di parto nel 1405 a soli 26 anni.
Celebrata da vari poeti, è conosciuta soprattutto per il monumento funebre nella Cattedrale di Lucca, opera di Jacopo della Quercia, tra le più belle sculture del Rinascimento.

L'itinerario proposto inizia dalla parte sud dell'abitato, dove all'entrata dell'antico borgo si è accolti dalla statua in bronzo di Ilaria.


Attraversata Porta Sottana si percorre la via principale, fiancheggiata dai caratteristici portici medievali con le antiche botteghe, ora accoglienti negozi.
Poco prima del termine della strada si prende a destra via Castello, che si inoltra tra le case ottimamente ristrutturate. Quando il fondo diventa acciottolato, si trovano le indicazioni del "Sentiero Ilaria" ed i segnavia da seguire: "T" e "due rombi rossi".
Si sale con varie svolte un sentiero ben curato, con vista panoramica sui tetti del borgo e verso Castelvecchio di Rocca Barbena, meta dell'itinerario.
Arrivati all'incrocio del Colle delle 4 Vie, una stradina subito a destra porta ai ruderi del Castello dei Marchesi Clavesana-Del Carretto, casa di Ilaria.

La fortificazione, edificata intorno al 1233 costituiva, insieme ai circostanti fortilizi di Conscente e Castelvecchio, l'importante sistema difensivo e di controllo sulla Val Neva.

Ritornati all'incrocio, si ignora il segnavia "due rombi rossi" che dirige a Vecersio, per proseguire a sinistra su di una stradina asfaltata (segnavia "T rossa"-anche "P4"), che poco oltre diventa sterrata e si inoltra in zona boscosa. La carrareccia, che in alcuni tratti presenta ancora i resti del vecchio selciato, dopo aver attraversato bei castagneti confluisce su di una più ampia stradella. Si continua su questa che, tra coltivazioni di ulivi, superato il Rio Villa, arriva alla Cappella di San Giuseppe, risalente al 1772.
Proseguendo si supera un ulteriore bivio e ben presto si incontrano le prime abitazioni di Castelvecchio.




Attraverso contrada Fontana, con le storiche fontane "Veglia", "Dell'Ase" e "Lavaui", si arriva al nucleo centrale dell'antico borgo, con la Chiesa Parrocchiale e Piazza del Prato, dove si trovava il forno ed il lavatoio pubblico.
Per cogliere meglio la bellezza del borgo, bisogna girovagare per gli stretti vicoli con gli antichi archivolti, uno dei quali permette di salire sino alla base del Castello ed ammirare dall'alto l'intero abitato.
Lungo la via centrale che attraversa il borgo, sul muro di una casa si nota una strana protuberanza esterna. Si tratta di un forno, che per mancanza di spazio fu costruito aggettante sulla via, quando all'epoca napoleonica fu abolito l'obbligo dell''uso del forno padronale.
Il ritorno avviene per lo stesso percorso di salita
Una volta ritornati a Zuccarello, è d'obbligo la visita dell'antico borgo, percorrendone i vari vicoli, uno dei quali consente di visitare il zona con il ponte medievale, tra i meglio conservati della Liguria.