L'antica via di collegamento tra Zuccarello e Castelvecchio di Rocca Barbena, antichi feudi nella Val Neva dei Marchesi Del Carretto
NOTE TECNICHE
Partenza e Arrivo: Zuccarello
Dislivello: 300m circa
Tempo Percorrenza in salita: 1h,30
Difficoltà: E
Segnavia: "T" rossa
Cartografia:Studio Naturalistico E.d.M./SV 5-Ceriale,Albenga,Alassio,Laigueglia
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.
Accesso stradale
All'uscita
del Casello di Albenga (autostrada Genova-Ventimiglia) si imbocca a sinistra la
SP per Garessio. Si supera Cisano, poi
Martinetto e si arriva a Zuccarello.
Si può
trovare parcheggio all'inizio ed alla fine dell'abitato.
Itinerario
Il percorso lungo l'antica via di collegamento con
Castelvecchio di Rocca Barbena è dedicato ad Ilaria del Carretto,
figlia di Carlo I Marchese di Zuccarello.
Nata a Zuccarello, donna di incredibile bellezza, il 23
gennaio 1403 andò in sposa a Paolo Guinigi, Signore di Lucca. Morì di parto nel
1405 a soli 26 anni.
Celebrata da vari poeti, è conosciuta soprattutto per il monumento
funebre nella Cattedrale di Lucca, opera di Jacopo della Quercia, tra le più
belle sculture del Rinascimento.
L'itinerario proposto inizia dalla parte sud dell'abitato,
dove all'entrata dell'antico borgo si è accolti dalla statua in bronzo di
Ilaria.
Attraversata
Porta Sottana si percorre la via principale, fiancheggiata dai caratteristici
portici medievali con le antiche botteghe, ora accoglienti negozi.
Poco
prima del termine della strada si prende a destra via Castello, che si inoltra
tra le case ottimamente ristrutturate. Quando il fondo diventa acciottolato, si
trovano le indicazioni del "Sentiero Ilaria" ed i segnavia da
seguire: "T" e "due rombi rossi".
Si
sale con varie svolte un sentiero ben curato, con vista panoramica sui tetti
del borgo e verso Castelvecchio di Rocca Barbena, meta dell'itinerario.
Arrivati
all'incrocio del Colle delle 4 Vie, una stradina subito a destra porta ai
ruderi del Castello dei Marchesi Clavesana-Del Carretto, casa di Ilaria.
La
fortificazione, edificata intorno al 1233 costituiva, insieme ai circostanti
fortilizi di Conscente e Castelvecchio, l'importante sistema difensivo e di controllo
sulla Val Neva.
Ritornati
all'incrocio, si ignora il segnavia "due rombi rossi" che dirige a
Vecersio, per proseguire a sinistra su di una stradina asfaltata (segnavia "T rossa"-anche
"P4"), che poco oltre diventa sterrata e si inoltra in zona boscosa. La carrareccia, che in alcuni tratti presenta ancora i resti del
vecchio selciato, dopo aver attraversato bei castagneti confluisce su di una più ampia stradella. Si continua su questa
che, tra coltivazioni di ulivi, superato il Rio Villa, arriva alla Cappella di San Giuseppe, risalente
al 1772.
Proseguendo
si supera un ulteriore bivio e ben presto si incontrano le prime abitazioni di
Castelvecchio.
Attraverso
contrada Fontana, con le storiche fontane "Veglia",
"Dell'Ase" e "Lavaui", si arriva al nucleo centrale
dell'antico borgo, con la Chiesa Parrocchiale e Piazza del Prato, dove si
trovava il forno ed il lavatoio pubblico.
Per
cogliere meglio la bellezza del borgo, bisogna girovagare per gli stretti vicoli
con gli antichi archivolti, uno dei quali permette di salire sino alla base del
Castello ed ammirare dall'alto l'intero abitato.
Lungo la via centrale
che attraversa il borgo, sul muro di una casa si nota una strana protuberanza
esterna. Si tratta di un forno, che per mancanza di spazio fu costruito aggettante
sulla via, quando all'epoca napoleonica fu abolito l'obbligo dell''uso del
forno padronale.
Il ritorno avviene per
lo stesso percorso di salita
Una volta ritornati a
Zuccarello, è d'obbligo la visita dell'antico borgo, percorrendone i vari vicoli,
uno dei quali consente di visitare il zona con il ponte medievale, tra i meglio
conservati della Liguria.