mercoledì 8 settembre 2010

Rio Gandolfi e Monte Pennello da San Carlo di Cese

Escursioni da Genova Pegli





Da San Carlo di Cese per il bel Vallone del Rio Gandolfi nell'alta Val Varenna, una zona ancora incontaminata e risparmiata dall'industrializzazione, che purtroppo ha devastato la
parte inferiore e mediana della valle.

NOTE TECNICHE:

Partenze e Arrivo:  San Carlo di Cese, Frazione di Genova Pegli
Dislivello: in salita 780 circa - in discesa 670 circa
Tempo di percorrenza: in salita 2h,30/3h - in discesa 2h/2h,30
Difficoltà: E
Segnavia: salita "x rosso" - discesa "2 linee rosse"
Cartografia: Studio Naturalistico EdM - Carta dei Sentieri GE-9
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.


Accesso stradale
Dal Centro di Genova Pegli siprende Via Opisso, quindi Via Varenna con la quale si risale l'intera Valle sino a San Carlo di Cese. Ampio posteggio nei pressi del camposportivo.

 





Itinerario
Dal posteggio nei pressi del campo sportivo (290m), si percorre la strada asfaltata a ritroso per circa 400 metri.
Dopo una stretta curva presso una casa isolata, si individua sulla destra una stradina (segnavia "X rossa") che scende alla confluenza dei torrenti Varenna e Gandolfi, li attraversa su una passerella, dopodichè sale presso la recinzione della caratteristica casa del Rombo.
Successivamente il sentiero si inoltra nel bosco e presso un bivio scende, obbligando ad attraversare il Rio Gandolfi, sfruttando alcuni grossi massi.
Il percorso segue ora il lato destro del corso d'acqua, sale con alcuni tornanti e prosegue poi più pianeggiante.
Nei pressi di una casetta isolata occorre nuovamente attraversare il Rio , per poi risalire a mezza costa sino ad un altro bivio.
Qui è consigliabile una breve deviazione a sinistra (prestando attenzione in alcuni punti) per ammirare da vicino la bella cascata  chiamata dai locali "A Terrunn'a", con bellissima "marmitta dei giganti" sotto il primo salto.


Ritornati poi al bivio si riprende l'itinerario principale con il quale si attraversa nuovamente il Rio dopodichè si prende a salire, superando un gruppo di case abbandonate e fiancheggiando successivamente il corso d'acqua che presenta piccoli laghetti, altre "marmitte dei giganti" edalcuni "roccioni", un tempo utilizzati come palestre di arrampicata. 
Dopo un ultimo attraversamento del corso d'acqua, il sentiero si inerpica sino ad un "costolone", taglia poi sulla sinistra per risalire ripido, sino ad incontrare lo scavo del metanodotto. Prosegue quindi ulteriormente in salita sino a pervenire alla sommità della Punta del Corno (849 m).

Nel prosieguo si scende brevemente e seguendo sempre il segnavia "X rossa" si taglia in obliquo un costone, pervenendo ad un ampio ripiano. (Fonte presso un boschetto a sx).
Si va a destra e si raggiunge la evidente sommità del M.te Pennello (995 m), nei cui pressi è stato allestito il Bivacco Zucchelli.

In circa 30', seguendo la dorsale di sinistra, è possibile raggiungere la sommità di Punta Martin.


Ritorno ad anello
Dalla sommità del monte Pennello si prosegue sull'ampia strada sterrata che porta ai Piani di Praglia (AVML ).
Poco oltre, presso il Colle Gandolfi, si individua sulla destra un sentiero con segnavia "2 linee rosse", su cui occorre deviare.
Si passa presso una fresca fonte e si prosegue tra zone erbose e di roccette, nonchè presso un caratteristico masso sulla destra sormontato da una piccola croce
Successivamente si scende in zona più aspra, con bella veduta sul Vallone del Rio Gandolfi e sull'itinerario di salita.
Il sentiero si inoltra poi in zona boscosa e dopo lunga discesa sbuca presso le prime case della Frazione di Camposilvano.
Si contorna l'edificio del Bar Trattoria e ci si immette sulla strada principale che seguita a destra in breve porta al posteggio dell'auto.