domenica 5 ottobre 2014

Anello di Osiglia " Il Sentiero del Tempo"




Un bel percorso che si snoda sul lungolago, la strada che dall'imbarcadero va al Ponte di Manfrin ed all'area attrezzata sul Rio Bertolotti. 
Un antico sentiero risale poi sino al Tecchio Gamba con i suoi magnifici castagneti (di cui uno di dimensioni monumentali e tutelato), per raggiungere infine l'importante valico della Colla della Barossa.



NOTE TECNICHE

Partenza e Arrivo: Osiglia presso l' Imbarcadero
Dislivello: 360 m
Tempo di percorrenza: 4h anello completo
Difficoltà: E
Segnavia: Croce gialla
Cartografia:  Studio Naturalistico EdM SV 7

Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'attività escursionistica richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.


Accesso stradale
Da Savona e Torino uscita autostradale A6 di Millesimo. Seguire SP51 "Bormida e Millesimo" sino al bivio per Osiglia, quindi deviare su SP51 che in circa 6 km porta al Paese.
Da Finale Ligure seguire la SP 490 "del Melogno"  sino al bivio per Pian dei Corsi. Quindi seguire la SP 16 che in breve porta ad Osiglia.




Itinerario

Dall'imbarcadero si segue la strada asfaltata che costeggia il lago (segnavia "croce gialla").
Dopo circa 500m. si supera la deviazione a sinistra per Menado (palina indicatrice), che sarà utilizzata per il ritorno ad anello.
Proseguendo ulteriormente si transita  dalle Case Pomareto, successivamente presso le Case Garolla per arrivare quindi al Ponte Manfrin, che merita una deviazione per ammirare il panorama sull'intero lago.

Continuando ancora, da qui affiancati anche dal segnavia "quadrato giallo" (che porta agli Azini di Murialdo), si giunge nei pressi della vicina area attrezzata del Rio Bertolotti (fonte).
Qui occorre lasciare la strada principale per passare sulla sponda opposta del Rio, attraversando l'evidente ponte oppure utilizzando la successiva stradella sterrata. Si continua poi a destra, costeggiando l'invaso per arrivare in breve al cancello di ingresso di una Proprietà Privata, in località Ciosa. Da qui,  una stradella inerbita scende sulla destra sino ad una antica fonte in pietra.

La stradina contorna ulteriormente la proprietà privata per poi prendere a salire, inizialmente più marcata poi con più continuità sino ad un bivio.
Da qui si prosegue dritti, alternando salitelle lievi a brevi tratti pianeggianti, sino a giungere alla diramazione per Azini di Murialdo (palina indicatrice), dove si lascia il segnavia "quadrato giallo".

Dopo ulteriori salitelle sul tracciato principale si arriva ad incontrare una carrareccia. Si segue quest'ultima a sinistra, si attraversa una zona interessata dal disbosco per rientrare poi in zona boscosa.
Superati alcuni bivi si giunge  ad una pinetina con i ruderi di un vecchio "teccio" (seccatoio per castagne), quindi si confluisce su più larga stradella che seguita a sinistra conduce alla caratteristica zona del Tecchio Gamba.


Superata la parte tutt'ora abitata del Tecchio si trova un bivio. Si ignora la strada che scende per seguire quella che sale leggermente (segnavia assenti nel tratto iniziale).
Sulla destra si trova una bella zona di castagni domestici, tra i quali spicca un enorme esemplare tutelato.
Appena effettuata una curva occorre svoltare repentinamente a sinistra (attenzione ai segnavia) e con ulteriore breve percorso si confluisce su altra stradella, che con lungo percorso a saliscendi  arriva alla Colla della Barossa, antico valico e crocevia di vari itinerari.

Ritorno ad anello

Continuando a seguire il segnavia "croce gialla", dalla Colla si obliqua a sinistra e dopo una iniziale salitella che attraversa una bella faggeta, si prende poi a scendere con varie svolte ed alcuni tratti ripidi.
Segue quindi un lungo tratto in falsopiano e due bivi in successione.
Al secondo bivio occorre lasciare la strada principale, che prosegue dritta (segnavia bollo giallo), per deviare a sinistra, su ulteriore tratto in discesa.
Si ignorano i vari bivi che si incontrano per seguire costantemente la direttrice principale, peraltro ben segnalata, sino ad arrivare ad una piccola radura interessata da recente disbosco.
Successivamente a questa, un tratto dal fondo sconnesso porta a zona più aperta, nelle vicinanze di una cisterna dell'acquedotto, dove occorre svoltare a destra ed entrare nuovamente in zona boscosa.
Si arriva in breve ad un nucleo abitato dove si passa tra le case per poi confluire sulla strada asfaltata del lungolago.
Seguendo quest'ultima a destra si fa ritorno all'imbarcadero.