venerdì 12 maggio 2017

Monte Alto dalle Rocche Bianche

Escursioni da Vado Ligure



Dalle Rocche Bianche al Monte Alto  attraversando la sua splendida faggeta.
In appendice, l'inusitata salita al Bric Frabosa, panoramica sommità che sovrasta le Rocche Bianche e, dalla Colla di S. Giacomo, la visita ai monumentali faggi di Benevento.

NOTE TECNICHE

Partenza e arrivo: località "Rocche Bianche" a Segno, frazione di Vado Ligure
Dislivello: 450 m circa
Tempo di percorrenza: 2h/2h,15 al M.Alto - 4h/4h,30 circa per l'itinerario completo
Difficoltà: E 
Avvertenza: Alcuni tratti dell'itinerario sono utilizzati anche dalle MTB.
Segnavia: in salita "cerchio rosso  barrato" - segni bianco/rossi dell'AV - "R" ("Sentiero La Rocca")
Cartografia: Studio Naturalistico EdM - Carta dei Sentieri SV 1
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 


Accesso stradale
Dal centro di Vado Ligure si prende in direzione della Valle di Vado e successivamente per S.Ermete.
Si prosegue per Segno e da qui per  Località Cunio, poi per una stretta strada (Via dei Tedeschi) si raggiunge, dopo circa 5 KM, l'ex trattoria"Ai Gatti" e  le vicine "Rocche Bianche" (ampio slargo, con lapide a ricordo di un cruento episodio di lotta Partigiana).


NOTA
La Battaglia delle Rocche Bianche
Le Rocche Bianche furono teatro di uno degli episodi più gravi della Lotta Partigiana nella zona Vado-Quiliano.
La notte del 27 novembre 1944 a seguito di un grande rastrellamento da parte delle truppe tedesche,
un gruppo di Partigiani del distaccamento "Calcagno", per consentire alle altre formazioni della zona di ritirarsi e mettersi in salvo, si attestò alle Rocche Bianche e resistette sino al giorno 28 novembre.
I tedeschi provati da molte perdite e da una resistenza inaspettata, si ritirano battuti.
Nella battaglia morirono due Partigiani: il mitragliere "Diego" ed il Partigiano "Leocarillo




Attenzione!:  Gli elementi della natura (forti piogge o intense nevicate), il disboscamento intensivo con mezzi meccanici e  l'abbandono dei sentieri, possono essere causa di mutamenti, anche sensibili, dello stato dei luoghi descritti


Itinerario


Appendice: Salita al Bric Frabosa
Dalle Rocche Bianche (600m circa) si torna indietro di poche decine di metri per prendere sulla destra una stradina (segnavia "TA giallo/rosso"), sbarrata ai veicoli , che in breve porta ad una piccola cava dismessa. Si prosegue brevemente su sentiero per poi lasciarlo e prendere una deviazione sulla destra che, con ripida salita in alcuni tratti molto erosa, porta su di una dorsale erbosa del Bric Frabosa.
Una traccia sulla sinistra, priva di segnavia, consente di raggiungerne la panoramica sommità in circa 10 minuti
Dalla dorsale anzidetta si scende in zona prativa e poi su sterrata che confluisce sull'ampia strada che dalle Rocche Bianche conduce al Colle del Termine.


Dalle Rocche Bianche si prosegue sull'ampia sterrata che più avanti si biforca, e poco oltre arriva al bivio con l'itinerario delle Terre Alte (TA). Qui si lascia la strada per deviare a sinistra, seguendo i segnavia giallo/rossi delle TA. Arrivati presso una casa isolata, si svolta a destra su di un sentierino utilizzato anche dalle MTB, che in breve porta sulla sterrata che conduce alla Colla di San Giacomo.

Si segue integralmente la strada principale (segnavia "cerchio rosso barrato") ignorando ogni deviazione laterale, ed alternando salitelle a brevi tratti in piano si arriva ad incontrare l' AVML.
Qui si lascia la strada principale per deviare a destra ed immettersi sul tratto dell' Alta Via che porta al Colle del Termine.
Dopo un iniziale tratto pianeggiante in zona boscosa, l'itinerario scende poi alla spianata denominata "Aia du Preve" nella bella faggeta "Bazzani", crocevia di vari sentieri.
Seguendo ancora i segnavia dell'AV, si prende a sinistra il sentiero che si innalza leggermente e con ulteriore bel percorso in faggeta raggiunge un importante bivio.
Qui occorre lasciare l'A.V. per deviare a sinistra su sentiero segnalato con la lettera "R" (La Rocca),
che inizialmente sale dolcemente, per poi presentare un susseguirsi di tratti più ripidi alternati a varie svolte, sino a raggiungere la cima del Monte Alto (956m). Targa commemorativa del gruppo Escursionistico "La Rocca" di Quiliano.


Itinerario di ritorno
Oltre la targa commemorativa si individua un sentierino che scende lungamente nella faggeta ,parallelo allo scavo del metanodotto, per poi attraversarlo e riprendere ulteriormente a scendere lungo la parte sinistra e terminare, dopo alcuni tratti sconnessi, nell'amena zona della Colla di San Giacomo (796m), importante e storico valico di comunicazione tra il Finalese e la Valbormida, crocevia di vari itinerari.

Sulla destra, poco prima della strada per Mallare, si trova un cippo commemorativo della lotta Partigiana. Sulla sinistra, nei pressi del prosieguo dell'AV in direzione Colle del Melogno, una targa commemorativa ricorda gli eventi bellici avvenuti tra francesi, piemontesi ed austriaci, sul finire del XVIII secolo, che si combatterono per conquistare questa importante via di comunicazione.
Oltre la zona attrezzata con tavoli e panche, si trova l'omonima Cappella, con un vano eventualmente utile come ricovero d'emergenza e, poco sotto, una piccola fonte.



Appendice: Ai faggi di Benevento Tra i vari itinerari possibili da Colla San Giacomo, si ritiene meritevole segnalare quello che conduce alla zona dei Faggi del Benevento.
Per raggiungere tale località, si prende uno sterrato che passa a fianco della targa commemorativa degli eventi bellici avvenuti tra francesi, piemontesi ed austriaci.
Tale stradella, a tratti malridotta, a tratti fangosa, con prercorso a saliscendi conduce in circa 40 minuti ai ruderi della Cascina del Benevento.  Poco prima di questa, sulla destra, appena al di sotto della strada, si ergono quattro grossi faggi, classificati "monumentali" per le loro dimensioni e per l'età, ritenuta superiore ai 200 anni. Purtroppo alcuni risultano intaccati profondamente da "carie" e le ceppaie presentano evidenti segni di "corrosione". 
Si omette di commentare le numerose scritte incise sulla loro corteccia.

Dalla Cappella di San Giacomo ci si riporta sul soprastante tracciato dell'AV, e prendendo a destra la strada sterrata ci si ricongiunge poco oltre con l'itinerario di salita.
Seguendo a ritroso quest'ultimo si fa ritorno alla zona delle Rocche Bianche.