mercoledì 10 novembre 2010

Giro del Vallone di Upega

Valle Tanaro - Escursioni da Upega


Un itinerario dimenticato, su sentieri o tracce non sempre evidenti, che consente di percorrere la  panoramica dorsale che dal Passo di Lagarè, raggiunge il  M.te Caplet, passa alla base del Ferà sino a raggiungere l'importante Passo di Framargal.
ATTENZIONE: 10/7/12 viene segnalato sentiero ingombro di arbusti tratto Lagarè-Ferà. 
Inoltre la traccia del sentierino è mal segnalata e poco evidente.

NOTE TECNICHE

Partenza e arrivo: Upega, fraz.di Briga Alta (CN)
Dislivello: 938
Tempo di Percorrenza: salita 3h,30/anello completo 5h,30
Segnavia: assenti -qualche tacca rossa
Difficoltà: EE qualche difficoltà ad individuare il giusto sentiero specie nel ritorno
Cartografia: IGC Alpi Liguri-Marittime
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.





Itinerario


Dalla Chiesa di Upega (1297 m) si prende una stradina in cemento che sale alle case superiori (palina), e da qui, per sentiero, ci si innesta su una mulattiera che si segue verso destra. Si attraversa una zona di terrazzamenti, dove si nota qualche antica "casella" in pietra, dopodichè si procede in leggera salita sino a raggiungere un poggio. Si fiancheggia un boschetto, dopodichè si volta decisamente a sinistra. La mulattiera si trasforma in sentiero (qualche tacca rossa) e raggiunge con alcuni tornantini il ripiano erboso del Passo di Lagarè (1746 m- 1h,30 da Upega), che divide il Vallone di Upega da quello di Carnino.
Si volta a sinistra, si prosegue sul pendio erboso sino allo spuntone roccioso del Dente di Carnino, su cui è infissa una croce in legno. (la sommità può essere raggiunta in circa 15'-per Esc.Esp.) Proseguendo ancora oltre, sempre sulla dorsale, si raggiunge in breve il Caplet (1958 m ). Successivamente  la dorsale si restringe, scende ad un colletto, prosegue sul versante  Upega per evitare due formazioni rocciose, ritorna quindi sulla dorsale e ad un nuovo colletto (qualche tacca rossa). Si passa ora sul versante opposto (lato Carnino) e si raggiunge la formazione rocciosa del Praet, per poi proseguire su dorsale sino alla Rocca  del Ferà (2221m), dove si trova un  ometto in pietre e resti di una croce in legno. Poco più avanti si tocca una sella, posta tra le due torri rocciose del Dente e della Torre Mader. Si aggirano a sinistra, scendendo brevemente un canale erboso, per poi ritornare sulla dorsale al Colletto del Ferà (2180 m). Su filo di cresta, tra erba e roccette, si raggiunge infine la Cima del Ferà (2235 m), segnata da un ometto di pietre.

Dalla cima del Ferà si prosegue oltre, scendendo per ripide zone erbose sino ad una sella e da qui, superando una sommità erbosa, si raggiunge infine il Passo di Framargal (2179 m), dove passa la rotabile sterrata Monesi-Colle dei Signori-Tenda. (20')

Per la discesa, si segue l'importante sterrata a sinistra fino al Colle delle Selle Vecchie (confine di Stato) e da qui la si percorre ancora per circa 500 m., sino nei pressi di una vasca di cemento. Si prende ora a sinistra un sentiero che scende con diverse volte tra rododendri, entra in un lariceto ed attraversa un piccolo corso d'acqua. Supera quindi un ripiano erboso, per poi incrociare una mulattiera abbandonata e scendere ancora nel lariceto (ometti di pietre su ceppi),  attraversare due piccoli corsi d'acqua, sino a giungere presso i ruderi di Case Varcona (1680 m). Il sentiero scende a serpentine sino alla base di uno speroncino roccioso (rocche Nivorina), e poco dopo raggiunge i ruderi delle Case Nivorina. Scende ancora ripido sino ad attraversare il Rio Ferà, attraversa una zona di larici ed incontra, dopo una "casella" in pietra, una vecchia mulattiera lastricata. Seguendola si arriva al torrente Agnese, e procedendo ancora per sterrata,  si perviene al primo tornante della strada asfaltata Upega-Monesi, presso la Chiesetta di Madonna della Neve. Da qui si ritorna all'abitato di Upega.