Valle Tanaro-Escursioni da Carnino
NOTE TECNICHE
Partenza e Arrivo: Carnino Inferiore
Dislivello: 1215
Tempo di Percorrenza: in salita 3h,30/4h - anello completo 6/7 h.
Segnavia: in salita A5 - in discesa "triangolo rosso"(rari e deteriorati segni)
Difficoltà: E
Cartografia: IGC - Alpi Marittime e Liguri n.8
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.
Dall'uscita autostradale di Ceva ci si dirige per Garessio, Ormea quindi Ponte di Nava.
Qui si lascia la provinciale per deviare a destra, si supera Viozene e dopo circa 4 km si prende la diramazione per Carnino. Si lascia l'auto nello slargo poco sotto la chiesetta di Carnino Inferiore.
Itinerario
Da Carnino Inferiore (1392) si segue il sentiero con segnavia A5 ( e tracce bianco rosse del GTA ) che dalla chiesetta sale tra i viottoli delle case, quindi si immette su di una carrareccia che dopo alcuni tornanti ( possibili scorciatoie ) porta ai Tetti delle Donzelle (1537m ).
Si va a sinistra, si transita presso il Rifugio Ciarlo-Bossi e si prosegue su sentiero che prende gradatamente quota con diversi tornanti sino ad una valletta.
Superata quest'ultima si innalza ulteriormente con diverse serpentine fiancheggiando il Rio delle Saline, per poi attraversarlo.
Proseguendo oltre, il sentiero entra nel Vallone delle Saline, si innalza leggermente e passa a fianco della croce in ferro a ricordo di Elisabetta Pastorelli, perita nella tormenta il 3/12/1883.
Si snoda poi in zona prativa sino ad un bivio dove sinistra sale la traccia che porta alla contrafforte degli Arpetti, che sarà utilizzata per il ritorno ad anello.
Si prosegue quindi dritti, attraversando poco oltre una zona erbosa adatta al pascolo nei pressi un un vecchio "gias", per poi risalire un dosso e con successivi tornanti raggiungere il Passo delle Saline. Importante valico di un'antica via del sale tra Carnino e la Val Ellero.
Si va a sinistra, si transita presso il Rifugio Ciarlo-Bossi e si prosegue su sentiero che prende gradatamente quota con diversi tornanti sino ad una valletta.
Superata quest'ultima si innalza ulteriormente con diverse serpentine fiancheggiando il Rio delle Saline, per poi attraversarlo.
Proseguendo oltre, il sentiero entra nel Vallone delle Saline, si innalza leggermente e passa a fianco della croce in ferro a ricordo di Elisabetta Pastorelli, perita nella tormenta il 3/12/1883.
Si snoda poi in zona prativa sino ad un bivio dove sinistra sale la traccia che porta alla contrafforte degli Arpetti, che sarà utilizzata per il ritorno ad anello.
Si prosegue quindi dritti, attraversando poco oltre una zona erbosa adatta al pascolo nei pressi un un vecchio "gias", per poi risalire un dosso e con successivi tornanti raggiungere il Passo delle Saline. Importante valico di un'antica via del sale tra Carnino e la Val Ellero.
Si lascia il sentiero che prosegue per il Rifugio Mondovì per svoltare a sinistra e risalire il ripido pendio di erba e sfasciumi, a tratti gradinato, che dopo alcuni tornanti e faticosa salita porta alla panoramicissima Cima delle Saline (2612m) - 1h/1h,15 dal Passo.
Dalla vetta si prosegue seguendo per un tratto la cresta e successivamente scendendo a destra in una conca erbosa.
Si prosegue in zona di erba e bianche roccette calcaree, seguendo attentamente alcune rare "tacche rosse" e "triangolo rosso", in direzione della contrafforte di Cima degli Arpetti.
Nei pressi di questa si individua un colletto, dal quale scende un sentierino che tra massi e chine erbose porta al sottostante vallone delle Saline, dove si ricongiunge con il percorso di andata, nei pressi dei ruderi di un gias.
Si prosegue in zona di erba e bianche roccette calcaree, seguendo attentamente alcune rare "tacche rosse" e "triangolo rosso", in direzione della contrafforte di Cima degli Arpetti.
Nei pressi di questa si individua un colletto, dal quale scende un sentierino che tra massi e chine erbose porta al sottostante vallone delle Saline, dove si ricongiunge con il percorso di andata, nei pressi dei ruderi di un gias.
Per la via di salita si ritorna al Rifugio Ciarlo Bossi e quindi a Carnino (2h,30/3h)