venerdì 24 settembre 2010

Monte Mongioie da Viozene

Valle Tanaro - Escursioni da Viozene






Meta frequentatissima per l'eccezionale panorama che si ammira dalla vetta, la 2^ più alta delle Alpi Liguri ed importante punto nodale, situato alle testate delle Valli Ellero, Tanaro e Corsaglia.


NOTE TECNICHE

Partenza e Arrivo: Viozene (Ormea CN )
Dislivello: 1385
Tempo di percorrenza: salita 4 h - Anello completo 6h,30/7h
Segnavia: tacche bianco-rosse del GTA
Difficoltà: E
Cartografia: IGC-n.8 Alpi Marittime e Liguri
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.

Accesso stradale
All'uscita autostradale di Ceva si volta a destra e ci si immette sulla S.S. che percorre la Val Tanaro.
Si supera Garessio, Ormeae si arriva a Ponte di Nava, Qui si prende la diramazione di destra e si raggiunge Viozene. Posteggio sulla strada nei pressi della Chiesa.








Itinerario
Da Viozene (1245 m), sul retro della Chiesa (paline indicative), si imbocca la strada con fondo in cemento che subito si innalza ripida.
Superate alcune case diventa sterrata, quindi si trasforma in mulattiera.
Ad un bivio svolta a sinistra e, successivamente, presso una bella casetta isolata, prende a salire sulla destra inoltrandosi in un boschetto.
Dopo lungo andamento tortuoso sbuca presso la "Capanna di Pian Rossetto" ed infine sull'ampio pianoro dei "Tetti" di Pian Rossetto.
Una deviazione a sinistra, consente di raggiungere in breve il Rifugio Mongioie.


Si prosegue su di uno stradello che si snoda a destra tra prati e cespugli, inizialmente in leggera salita, per poi diventare più stretto e ripido.
Guadagnata quota si effettua un lungo diagonale, quindi si supera una fonte e successivamente un canalone per raggiungere, dopo ulteriore faticosa salita,  il vasto pianoro di Pian dell'Olio.

Si attraversa la distesa prativa al termine della quale  il percorso si innalza ulteriormente, supera alcune roccette e  con un'ultima impennata, transitando tra le basi del Mongioie a sinistra, del M. Rotondo e Cima Revelli a destra, arriva al Bocchino dell'Aseo (2292). 
Questo valico, che collega la Valle Tanaro e la Val Corsaglia, costituiva una importante via di comunicazione e di traffici commerciali, tra Liguria e Piemonte (via dell'olio e via del sale).

Dal Colle si svolta a sinistra e si risale l'ampio pendio detritico si di uno stretto sentierino, dal fondo in parte rovinato, che dopo lunga e faticosa salita conduce alla parte sommitale del monte.
Un ultimo traverso a sinistra sulle roccette della cresta, consente di raggiungere in breve la croce di vetta.

Ritorno ad anello per il Rif. Mongioie, attraverso il Bocchin delle Scaglie.
( rinunciare in caso di nebbia e scarsa visibilità)

Si prosegue lungo la cresta, e prendendo come riferimento "tacche rosse" ed "ometti di pietra", si scende con sentierino che poi  taglia in diagonale il versante occidentale.
Giunti ad una conca erbosa si prosegue sui pendii  di destra sino alla evidente depressione del Bocchino delle Scaglie (2314).

Si scende da questo valico per un canalone detritico e ghiaioso, (effettuando eventualmente divertenti saltelli che consentono di perdere quota velocemente), passando a fianco dei Bricchi Neri sino a pervenire su terreno erboso. 
Si devia a sinistra e si incrocia quindi l'evidente sentiero che volge in direzione del Rifugio Mongioie, da dove si scende poi a Viozene seguendo a ritroso l'itinerario di salita.