Itinerari escursionistici da Arenzano
Un rilassante percorso ad anello che consente di visitare un altro angolo suggestivo del Parco del Beigua, l'alta Val Leone, tra scorci panoramici, cascatelle, pinete e la caratteristica zona del Lago della Tina.
NOTE TECNICHE
Partenza e arrivo: Arenzano Loc. Agueta
Dislivello: 250 m circa
Tempo di percorrenza: 2h,30/3h
Difficoltà: E
Segnavia: "T"-"C2 su traccia bianco-rossa"
Cartografia: Studio Naturalistico E.d.M SV-1
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.
All'uscita autostradale di Arenzano si prende a destra in direzione del valico della Colletta. Poco prima si volta a destra per Loc. Terralba, quindi si percorre via Pecorara sino alla Loc. "Agueta", dove si posteggia in un'ampio slargo nei pressi di un agriturismo.
Itinerario
Dalla località Agueta (240 m ) si prosegue su asfalto per pochi metri. Nei pressi di un pannello indicativo e di alcune segnalazioni si imbocca a sinistra una strada sterrata. Questa, dopo un primo tratto quasi pianeggiante, prende poi ad innalzarsi con modesta pendenza, sino a raggiungere dopo circa 2 km., il Passo della Gua (348m).
Dal passo è possibile raggiungere direttamente il lago della Tina, percorrendo il sentiero di sinistra con segnavia "T".
Per questa proposta di itinerario, sarà utilizzato per il ritorno ad anello.
Si prosegue quindi sulla sterrata di destra (indicazioni per Località Ruggi) seguendo l’itinerario contraddistinto dal segnavia "C2 su base bianco-rossa".
Dopo breve salitella, nei pressi di una curva a gomito, si lascia la strada principale per inoltrarsi a sinistra su sentiero ad andamento quasi pianeggiante.
Si ignora poco dopo una ulteriore deviazione in salita sulla destra, per proseguire sul tragitto principale che attraversa una zona panoramica, con splendide vedute verso la catena montuosa dell' Argentea e la sottostante Val Lerone, solcata dall'omonimo torrente.
Passa quindi a fianco del riparo "Cianella" (raggiungibile con breve deviazione).
Si ignora poco dopo una ulteriore deviazione in salita sulla destra, per proseguire sul tragitto principale che attraversa una zona panoramica, con splendide vedute verso la catena montuosa dell' Argentea e la sottostante Val Lerone, solcata dall'omonimo torrente.
Passa quindi a fianco del riparo "Cianella" (raggiungibile con breve deviazione).
Il sentiero prosegue pianeggiante fino alla località "Ruggi", zona dell'acquedotto che rifornisce Arenzano, dove due aerei ponticelli consentono di superare la stretta valle del rio Leone ( 446m).
Si percorre ora l'opposto versante del vallone, attraversando inizialmente una pineta e una zona di arbusti, dove affiora un grosso masso ( "baro da sinsea" (470 m), utilizzato un tempo dai contadini come riparo.
Si supera poi la deviazione per "Rocca Sciappà"- sentiero della Squadra Antincendio, per arrivare presso un bivio dove si va a sinistra, e dopo una discesa ed alcuni tornanti si raggiunge in breve il Passo "du Figu", dove il Rio Leone forma alcuni caratteristici laghetti, collegati da cascatelle (339 m).
Si supera poi la deviazione per "Rocca Sciappà"- sentiero della Squadra Antincendio, per arrivare presso un bivio dove si va a sinistra, e dopo una discesa ed alcuni tornanti si raggiunge in breve il Passo "du Figu", dove il Rio Leone forma alcuni caratteristici laghetti, collegati da cascatelle (339 m).
Risalendo per poche decine di metri il corso del torrente e superando con attenzione alcuni grossi massi, si raggiunge il più bello di questi, il Lago della Tina, grossa "marmitta dei giganti, piuttosto profonda, alimentata da una copiosa cascata.
Ritorno ad anello
Dal "Passo du Figu", (con segnavia "T") si prosegue su sentiero inizialmente in leggera salita sull'opposto versante del vallone. Successivamente diventa più pianeggiante, attraversa il rio Colletti e il rio Ramà, percorre poi una bella zona boschiva sino ad una deviazione sulla destra (palina indicatrice: area del castagno).
Seguendo tali indicazioni si raggiunge in pochi minuti una area con tavolini e fresca fontanella, dove spicca un enorme castagno pluricentenario.
Ritornati al bivio si ignora la deviazione su di una salita a sinistra e si prosegue diritti sul sentiero, inizialmente delimitato da una ringhiera in legno, che dopo aver percorso una zona particolarmente panoramica riporta al Passo della Gua.
Da qui per il percorso dell'andata si fa ritorno al punto di partenza.