Escursioni da Arenzano
Un balcone panoramico su Arenzano, il Golfo di Genova e sull'arco dell'Appennino sino alle Apuane.
NOTE TECNICHE
Partenza e arrivo: Arenzano, località Pian del Curlo
Dislivello: 637 m
Tempo di percorrenza in salita: 2h/2h,30 - 4h/4h,40 anello completo
Difficoltà: E
Segnavia: "2 bolli rossi"- "A"-"V"-"3 bolli rossi"
Cartografia: Studio Naturalistico-EdM
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.
Accesso stradale
All'uscita autostradale di Arenzano si volta a destra in direzione Cogoleto.
Poco prima del valico della "Colletta" di svolta a destra per Terralba, quindi si svolta in via Pecorara che si percorre sino alla località Pian del Curlo (l' area pic-nic - 292m).
Itinerario
Si prende un sentierino che parte a fianco della costruzione per l'acquedotto (segnavia di riferimento "2 bolli rossi") che dopo varie svolte, sbuca sull'ampia sterrata proveniente da Pian del Curlo e diretta al Passo della Gava.
Si prosegue su quest'ultima arrivando in breve ad una sbarra e poco dopo alla deviazione per il Centro Ornitologico.
Si continua ancora per un breve tratto, sino ad individuare una traccia di sentiero che si stacca sulla destra (indicazione Passo Gava)
Si svolta su quest'ultimo che si innalza repentino. Ad un successivo bivio si lascia la deviazione di sinistra (sarà utilizzata per il ritorno ad anello) per prendere l'altra diramazione (segnavia "A" e "MM").
Dopo alcune svolte in salita il percorso diventa più regolare, consentendo di godere maggiormente del panorama sul Golfo Ligure, per raggiungere successivamente il caratteristico riparo dello "Scarpeggin" (502 m. - fonte)
Proseguendo si confluisce sul sentiero con segnavia "V bianca" proveniente da Arenzano e diretto alla Rocca Vaccaria.
Ancora oltre si supera una fonte (Suvia Brassettu), dopo la quale si lascia la mulattiera principale per deviare a sinistra su di un inizialmente ripido sentierino, che poco oltre spiana leggermente e transita presso i tralicci della linea elettrica.
Con ulteriore tratto in salita si transita presso un riparo in pietra, per confluire poi sul sentiero segnalato da "2 bolli rossi" unitamente al quale si perviene al Passo della Gavetta (702m), valico situato tra il Bric Gavetta a sinistra e la Rocca dell'Erxo ed il Monte Tardia di Ponente a destra.
Al valico si stacca a destra un sentierino (segnavia "3 bolli rossi") che si innalza con numerose svolte lungo il costone del monte Tardia.
Dopo una deviazione a sinistra tra radi e spogli pini, si raggiunge poi con ripida salita finale la sommità della Rocca dell'Erxu (898 m), dove si trova il piccolo ricovero "Ai Bellli Venti".
Dalla sommità si prosegue ancora verso nord, lungo la evidente dorsale, per raggiungere in breve la cima del Monte Tardia di Ponente (928 m).
Ritorno ad anello
Si individua sulla destra della croce di vetta, un sentierino (segnavia "3 bolli rossi") che scende lungo la panoramica dorsale sino al Passo Tardia (858 m), dove transita l'itinerario "segnavia X rossa" proveniente da Crevari.
(Dal Passo si può raggiungere, in circa 10', per tracce di sentiero, la vicina e poco significativa sommità del Monte Tardia di Levante)
Dal valico si prosegue a sinistra sino a raggiungere l'importante Passo della Gava (752 m), punto di confluenza di numerosi itinerari.
(Dal Passo si può raggiungere, in circa 10', per tracce di sentiero, la vicina e poco significativa sommità del Monte Tardia di Levante)
Dal valico si prosegue a sinistra sino a raggiungere l'importante Passo della Gava (752 m), punto di confluenza di numerosi itinerari.
Da quest'ultimo si segue brevemente la sterrata di sinistra per deviare sul sentiero (segnavia 2 bolli rossi) che passa nei pressi del Rifugio "Ca da Gava" (fonte poco sotto).
Dal Rifugio si segue per brevissimo tratto la sterrata principale, per deviare poi a sinistra su sentiero (segnavia 2 bolli rossi e "M"), che taglia a mezzacosta il versante occidentale del Monte Tardia e porta al Passo della Gavetta.
Da qui si percorre brevemente l'itinerario di salita per deviare (attenzione!) quasi subito su una traccia a destra (seguendo i segnavia "2 bolli rossi" - "M"), che in seguito diventa mulattiera, supera un intaglio presso un roccione con piccola statuetta di Madonnina e targa ricordo, per transitare quindi poco sopra il riparo "Beppillo" e scendere ulteriormente, sino nei pressi dello spiazzo di "Prato Liseau".
Da qui, si può far ritorno al Pian del Curlo seguendo integralmente l'ampia sterrata, oppure deviando sul sentiero contrassegnato da "2 bolli rossi", che taglia i numerosi tornanti della strada.
Dal Rifugio si segue per brevissimo tratto la sterrata principale, per deviare poi a sinistra su sentiero (segnavia 2 bolli rossi e "M"), che taglia a mezzacosta il versante occidentale del Monte Tardia e porta al Passo della Gavetta.
Da qui si percorre brevemente l'itinerario di salita per deviare (attenzione!) quasi subito su una traccia a destra (seguendo i segnavia "2 bolli rossi" - "M"), che in seguito diventa mulattiera, supera un intaglio presso un roccione con piccola statuetta di Madonnina e targa ricordo, per transitare quindi poco sopra il riparo "Beppillo" e scendere ulteriormente, sino nei pressi dello spiazzo di "Prato Liseau".