martedì 26 aprile 2011

Tour del Brec de Chambeyron





Un bell'anello di 2 giorni, in una zona panoramicissima tra l'Ubaye e la Valle Maira




NOTE TECNICHE

Partenza e arrivo: Fouilleuse (F)
Difficoltà: E/EE
Cartografia:

Accesso
Dal Colle della Maddalena si scende a Larche. Si prosegue in territorio francese per alcuni chilometri per deviare poi nella Valle dell'Ubaye, proseguire per S.Paul, attraversare il bel Pont de Chatelet ed arrivare infine a Fouilleuse (1896 m.). Posto Tappa.



1° giorno:
Fouilleuse (1896) - Rifugio Chambeyron (2626)


Dislivello: 730 m
Tempo di Percorrenza: 2h,30/3h
Difficoltà: E
Segnavia: bianco-rossi

Si parcheggia l'auto all'inizio del paese.



Dal parcheggio, si attraversa il villaggio per l'unica via e dopo circa 200 metri, sulla sinistra, ci si inoltra su sentiero (segnavia bianco-rossi).
Con diversi tornanti, si raggiunge un dosso e si prosegue a mezza costa. Successivamente si risale una valletta e per prati e radi alberi di pino, si  raggiunge infine il  Rifugio dello Chambeyron (2626 m.).

Accanto al nuovo rifugio, vi è ancora la vecchia capanna in legno Jean Coste.

Il rifugio, posto in un’ampia spianata sovrastata dall’imponente Brec de Chambeyron (m. 3389), offre soprattutto nella luce della sera , splendidi panorami con il sottostante “Lac Premier”, nel quale si riflette la vetta.

Il lago, è così chiamato perchè è il primo di diversi laghi, che si incontrano salendo al Col de Gippiera.







2° giorno:
Rif. Chambeyron - Col de Gippiera-Col de Nubiera-Fuoilleuse

Dislivello complessivo: in salita 675- in discesa 1305
Tempo di percorrenza: 6h/7h
Difficoltà: EE
Segnavia: in Val Maira S18-S20

Dal Rifugio, si prende a salire per un bel sentiero che in modo continuo  e senza particolari "strappi", attraversa un ampio vallone pascolivo , lascia a sinistra una grande croce su di una balza, ed infine transita nei pressi di alcuni laghetti alpini.  Il  Lac Rond,  quindi il Lac Long ed il  Lac Noir. Proseguendo oltre,  si raggiunge il Lac des Neuf Couleurs (2834 m),  più ampio e probabilmente il più suggestivo, dominato a sinistra dall' Aguille de Chambeyron (3409m.) e dalla Tete de l'Homme (3202 m).
Ancora breve percorso, su sfasciume in ripida salita, e si perviene al Col de Gippiera (2927 m), quota massima dell'anello effettuato.
A sinistra del valico la  rocciosa Tete de la Frema (3142 m).

Si scende ripidi in territorio italiano,  con diversi tornanti, tra falde detritiche,  sino al Lago del Valonasso di Stroppia, sulle cui rive sorge il Bivacco Barenghi (2815 m).




In circa ulteriori 50' di cammino in discesa, si raggiunge un bivio, presso un praticello verde di muschi (quota 2591 circa). Si lascia a sinistra la deviazione per il Rif. Stroppia (raggiungibile in 1h circa),  per prendere invece a destra,  per il Colle de Nubiera ( "de la Stroppia" per i Francesi).
Occorre prestare molta attenzione perchè l'itinerario ora sale per deboli tracce in zona detritica,  sino a raggiungere un piccolo pianoro con alcune pozze d'acqua, asciutte a fine stagione, (Laghetti di Nubiera). Il sentiero piega verso ovest in direzione dell'evidente intaglio del valico di Nubiera, superando un punto, presso una balza, che potrebbe essere reso difficoltoso dalle frequenti frane, e non ben individuabile. Nel caso ci si tiene sulla destra, salendo per pendii erbosi verso i grandi massi sovrastanti.
Una ultima impennata su macereto, consente di raggiungere il Col de Nubiera (2865 m), 1h circa da quota 2591. 
Da qui, per una ripida  discesa fra detriti, si raggiunge il pittoresco laghetto  del "Vallonet Superieur”, dove si consiglia la sosta per il pranzo al sacco.

Quindi si lasciano gli aspri profili alpini, per una lunga e dolce discesa,  passando in bei boschetti di larice, tra freschi ruscelli  e belle  radure erbose, punteggiate da greggi di pecore e capre, sino al rientro  nel villaggio di Fouilleuse ( circa 2h,30 dal Colle).


Fotografie del Sig. Silvio Scarrone (g.c.)