Escursioni da Tiglieto
Itinerario rilassante che attraversa zone boscose con caratteristici ponticelli, fiancheggiando infine il Fiume Orba con i suoi spettacolari canyon.
NOTE TECNICHE
Partenza e Arrivo: Badia di Tiglieto
Tempo di percorrenza: 2h/ 2h,30
Dislivello: 150 circa
Difficoltà: Turistica-Escursionistica
Segnavia: Bollo sbarrato giallo
Cartografia: Studio Naturalistico EdM - Carta dei Sentieri
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
Accesso stradale
- All'uscita autostradale di Masone, si svolta a sinistra e si prosegue per Campo Ligure e poi per Rossiglione. Da qui verso il campo sportivo, seguendo poi le indicazioni per Tiglieto. Si passa per il Valico della Crocetta, poi Casavecchia ed Olbicella. Da qui le indicazioni per la Badia. Dopo circa 1 km si devia a sinistra, nella grande area parcheggio e pic-nic.
- All'uscita autostradale di Albissola, si prende a sinistra la strada per Sassello. Da qui si prosegue per Palo-Urbe-Rossiglione. Attraversato l'abitato di Palo si continua per S.Pietro d'Olba, poi Martina d'Olba ed infine verso Tiglieto. Presso il ponte sulla strada provinciale si devia per Olbicella, sino al grande parcheggio prima della Badia.
Itinerario
Dal grande parcheggio ci si dirige verso l’antistante area
pic-nic e da questa si prende a destra la sterrata che conduce alla Badia (q.378m).
Poco prima dell'antico monastero cistercense (XII secolo) si va a sinistra, sino a
confluire su un'ampia strada. Percorsa quest'ultima per breve tratto,
in prossimità della prima curva si volta a destra, dove si incontra
un rio ed un piccolo zona recintata (segnavia "bollo sbarrato giallo"
sugli alberi).
Un cancello sulla sinistra consente l'immissione su di una bella stradina che fiancheggia un'ampia zona prativa con maestosi alberi d'alto fusto.
La strada si innalza leggermente con diverse
svolte in una bella zona boschiva ed arriva ad un bivio presso un ponticello
in mattoni, seminascosto dalla vegetazione. Qui si va a sinistra, si attraversa
un piccolo rio, si giunge nei pressi di una abitazione privata (cascina Scuria) e poco
oltre sulla strada provinciale.
Si segue quest'ultima a destra per cica 300m e si
supera un cancello di un’abitazione (civico n.6). Poco oltre questo, si ignora
una prima sterrata sulla sinistra per inoltrarsi in quella successiva,
che dopo lunga discesa porta alla Cascinetta (casa Quizza sulle
cartine).
La si contorna per poi riprendere a scendere nel bosco sino al fiume Orba. Lo si attraversa su di un
ponticello in ferro, voltando poi a sinistra seguendo il corso d'acqua. Si
transita presso una abitazione in località "Frera da Bassu", dopodichè un ulteriore sentiero porta al caratteristico ponte in legno sul Rian da Gerla.
Proseguendo ancora si supera una edicola sacra e si arriva
ad un bivio dove si incontra l'itinerario per il bric del Dente (segnavia "triangolo giallo"). Si va a sinistra e si sbuca su
strada asfaltata. La si segue brevemente a sinistra, per rientrare subito nel
bosco e proseguirvi sino nei pressi di una casa isolata, oltre la
quale, dopo un grosso masso, si attraversa su ponticello in
legno il piccolo Rio Masino.
Si sbuca quindi nuovamente su strada asfaltata, che si
segue a sinistra sino ad una curva presso una casa. Qui si devia su mulattiera che
in breve porta ad un bel sentiero panoramico, che sovrasta in modo spettacolare
il corso del fiume Orba che forma, poco oltre, un selvaggio canyon
ed alcuni caratteristici laghetti.
Infine si supera ancora un rio su di un ponticello e si
giunge nuovamente su strada asfaltata. Si attraversa la zona degli impianti
sportivi di Tiglieto sino ad arrivare sulla provinciale. La si attraversa per
inoltrarsi su di una sterrata che porta al caratteristico ponte medievale a più arcate
sull'Orba, anticipato da una grande rovere secolare, chiamato quercia di Napoleone.
Oltre il ponte si transita presso il vecchio mulino, ormai
in rovina e dopo una antica cappelletta si incontra nuovamente la provinciale. La si attraversa e seguendo l'ampia
sterrata si fa ritorno alla Badia.
L'Abbazia di Santa Maria della Croce (Badia di Tiglieto) fu fondata nel 1120 da una comunità di monaci provenienti dalla Francia, che diedero così origine alla prima comunità cistercense in Italia.
L'Ordine dei Cistercensi, detti anche “monaci bianchi” per il loro abito, si basa come stile di vita monastica sull'allontanamento dal mondo, il lavoro manuale, la preghiera e la spiritualità, seguendo molto severamente la Regola di San Benedetto.
Nel 1635 il complesso religioso fu ceduto alla nobile famiglia Raggi, che effettuò varie opere di ristrutturazione dell'edificio e di bonifica nelle zone circostanti, spesso soggette ad inondazioni.
Dal 2000, in una parte dell'Abbazia, ha fatto ritorno una piccola comunità Cistercense.
L'Abbazia di Santa Maria della Croce (Badia di Tiglieto) fu fondata nel 1120 da una comunità di monaci provenienti dalla Francia, che diedero così origine alla prima comunità cistercense in Italia.
L'Ordine dei Cistercensi, detti anche “monaci bianchi” per il loro abito, si basa come stile di vita monastica sull'allontanamento dal mondo, il lavoro manuale, la preghiera e la spiritualità, seguendo molto severamente la Regola di San Benedetto.
Nel 1635 il complesso religioso fu ceduto alla nobile famiglia Raggi, che effettuò varie opere di ristrutturazione dell'edificio e di bonifica nelle zone circostanti, spesso soggette ad inondazioni.
Dal 2000, in una parte dell'Abbazia, ha fatto ritorno una piccola comunità Cistercense.