sabato 25 giugno 2011

Il Sentiero degli Alpini e Monte Toraggio

Valle Argentina - Escursioni da Colla della Melosa





Un ardito sentiero in parte scavato nella roccia, che attraversa balze e burroni in un ambiente spettacolare.
Il tempo e l'incuria hanno però prodotto diverse frane, per cui occorre prestare molta attenzione. I tratti più insidiosi sono stati attrezzati con cavi metallici.


NOTE TECNICHE

Partenza e arrivo: Colla della Melosa da Molini di Triora (IM)
Dislivello: circa 900 m.
Difficoltà: E/EE la salita al M.Toraggio
Tempo di percorrenza: 3h,15/3h,40'-anello completo 6h/6h,30'.
Segnavia: "paline"-scolorite tacche di vernice-Segnali dell'AVML sulla via di ritorno.
Cartografia:
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.


Accesso stradale
All'uscita autostradale di Da Arma di Taggia, si prende la strada per la Valle Argentina e la si risale sino a Molini di Triora. Presso un ristorante all'inizio del paese, si devia a sinistra per Colla Langan e quindi per Colla Melosa (1540 m.).


Attenzione: dal 2012 un'importante frana ha interessato il Passo dell'Incisa. Chiedere informazioni sulla percorribilità del Sentiero al gestore del Rif. Allavena.
Dal 2017 il tratto sotto il Monte Toraggio è non transitabile a causa di una ulteriore grossa frana. Dalla Gola dell'Incisa occorre valicare e percorrere il sentiero sul lato francese.


Itinerario
Dal Rifugio "Allavena" si percorre la sterrata ex militare che porta al Monte Grai.
Dopo circa 600 metri, alla curva presso la Fonte Itala, si imbocca a sinistra un sentierino che, superata una costruzione per l'acquedotto, prosegue con alcuni tratti piuttosto maleagevoli, resi più sicuri da un cavo metallico.
Ad un successivo bivio si lascia la strada in salita (sarà utilizzata per il ritorno ad anello) per proseguire a sinistra, in leggera discesa (indicazioni "Passo Lencisa").
Si attraversa un bel lariceto con fitto sottobosco di rododendri, per poi risalire in ambiente più aspro, lungo aeree cenge, sul versante est del Monte Pietravecchia.
Dopo breve salita si giunge ad una fresca fonte che sgorga dalla roccia (Fontana di S. Martino).
Si transita quindi in un tratto quanto mai suggestivo,  con sentiero letteralmente scavato nella roccia, per poi scendere con alcune svolte. 




Superati poi alcuni tratti franati, opportunamente attrezzati con cavi metallici, si arriva nel Vallone dell'Incisa (targa commemorativa).
Il tratto successivo, che con numerosi tornanti saliva al Passo dell'Incisa, è completamente franato nel 2012. Apposite indicazioni del Comune di Pigna ne vietano la percorrenza.

Si può risalire egualmente l'erta, camminando sulla frana seguendo l'evidente traccia lasciata da altri camminatori, prestando però molta attenzione sia per il terreno instabile che per eventuali scarichi di pietre dall'alto.

Si arriva così al Passo dell'Incisa (1685 m.), stretto intaglio roccioso sulla cresta di confine con la Francia, posto tra le contrafforti del Monte Toraggio ed il Monte Pietravecchia.




Dal Passo proseguire oltre sul Sentiero degli Alpini è impossibile e pericoloso a causa di ulteriori grosse frane.
Specifica Ordinanza del Comune di Pigna infatti, vieta la prosecuzione.

E' necessario pertanto valicare e portarsi sul tratto di sentiero dell'Alta Via dei Monti Liguri che si snoda sul versante francese del Monte Toraggio.
Si segue quest'ultimo a sinistra e con lungo ma suggestivo percorso tra lariceti, si arriva al Passo di Fonte Dragurina (1810m)
Poco prima del passo, in una cavità della roccia, si trova la Fonte Dragurina (fonte non perenne).

Dal passo, per salire alla vetta del Monte Toraggio, si deve lascia l'itinerario dell'A.V.M.L. che dirige al Passo Muratone, per svoltare a sinistra e risalire l'evidente pendio lungo la traccia di sentiero indicata da "bolli rossi". Dopo qualche svolta su terreno erboso si deve affrontare un tratto più roccioso e ripido in cui bisogna aiutarsi con le mani, per raggiungere infine la sommità del Monte Toraggio (1973m-croce di vetta)



Itinerario di ritorno 

Dal Passo di Fonte Dragurina si ripercorre a ritroso l'Alta Via dei Monti Liguri, che si snoda sul versante francese del Monte Toraggio sino alla Gola dell'Incisa. Da qui, anzichè ripercorrere l'itinerario dell' andata, si continua sul sentiero che con lunga e costante salita taglia il versante ovest del Monte Pietravecchia, successivamente  il più boscoso versante nord, sinchè si immette in una erbosa sterrata che sbuca al Passo della Valletta (1909 m. - "paline e pannello indicativo").



Si prosegue ancora in discesa sino al primo tornante, dove conviene lasciare il lungo e monotono stradone sterrato, per deviare a destra (tacche "bianco-rosse") su di un sentierino che si inoltra  nel lariceto, porta prima ad un poggio presso i ruderi di un "gias" e, successivamente alla Fontana Eritrea,  in secca. Si prosegue a destra e dopo diverse svolte, ci si ricongiunge con l'itinerario di salita. 


 Da qui seguendo a ritroso l'itinerario di andata, si raggiunge la Fonte Itala ed infine si fa ritorno alla Colla della Melosa.