venerdì 23 febbraio 2018

Monte Armetta da Madonna del Lago

Itinerari escursionistici  da Madonna del Lago - Alto (CN) 




Piacevole escursione  tra belle fioriture e stelle alpine per raggiungere una panoramica vetta


NOTE TECNICHE:

Partenza e arrivo:  Madonna del Lago - Alto (CN) -
Dislivello: 750m. circa
Tempo di percorrenza:  2h,20/3h
Difficoltà: E
Segnavia: quadrato rosso - Segni bianco-rossi dell'AVML
Cartografia: IGC n.15 Savona-Albenga Alassio
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.


Accesso stradale
Dal Casello di Albenga (autostrada Ge-Ventimiglia) si segue a sinistra la strada per Garessio. Giunti a Martinetto si devia a sinistra sulla strada della Val Pennavaira. Superati Nasino e Alto si prende a destra la diramazione per Madonna del Lago.




Itinerario

Si parte dal Santuario della Madonna del Lago, così chiamato perchè sorge sulla riva di un laghetto, in uno splendido scenario naturale. La chiesa originaria risale al 1600 ed era dedicata a Nostra Signora della Visitazione. Più volte rimaneggiata ed ampliata nel 1842, alla fine del XIX secolo è stata sostituita dal Santuario attuale.

 

Da Madonna del Lago (q.1008m) si prosegue brevemente sull'asfalto sino ad un vicino bivio.

Qui si lascia la strada principale per deviare sulla sterrata di sinistra (segnavia "quadrato rosso") che transita alle pendici dell'imponente Rocca Asperiosa, utilizzata come palestra dagli amanti dell'arrampicata sportiva.

 

La strada sterrata, che prende poi a salire con continuità, passa successivamente a fianco di alcune vecchie case di pietra in parte diroccate (Case Fontane), ultimo rifugio della Brigata Partigiana di Felice Cascione, prima del tragico 27 gennaio 1944, giorno in cui trovò la morte il capo partigiano. Felice Cascione, medico e filantropo, è ricordato anche come l'autore delle parole di “Fischia il vento”, uno dei più diffusi canti partigiani, cantato per la prima volta, nella sua versione integrale, nella piazza di Alto il giorno dell'Epifania nel 1944.

Nel luogo della morte è stato eretto un cippo alla memoria mentre sui “casoni” di fontane una targa ricorda il suo ultimo  rifugio.

Ogni anno, ad Alto, la prima domenica del mese di agosto, si tiene la tradizionale Commemorazione di Felice Cascione, Medaglia d’oro al Valore Partigiano  e di tutti i caduti per la libertà.

Si continua sulla strada sterrata  che si snoda con varie svolte tra amene zone prative e boschetti.

Supera quindi la deviazione a destra per la zona in cui si trova il cippo a ricordo di Felice Cascione, per transitare poi presso alcune case isolate e ampie zone pascolive, per raggiungere infine il colle di San Bartolomeo d'Ormea (q.1439m tabellone indicativo), crocevia di vari itinerari.

 

Si segue ora la sterrata di sinistra (che dirige a Caprauna) per breve tratto, per poi deviare lungo una pista che si innalza sulla destra, al termine della quale si trovano utili paline indicative.

Seguendo d'ora in avanti i segnavia bianco-rossi dell'AVML si va a destra, lungo una carrareccia che porta in breve alla distesa erbosa di Pian del Colle, nei pressi dell'omonima e caratteristica cascina in pietra, in evidente stato di abbandono.

 

Si piega a sinistra e si attraversa la conca erbosa, dopodichè il percorso prende a salire lungamente per zone prative e a tratti pietrose, confuso tra le numerose tracce lasciate dagli animali al pascolo.

Infine si obliqua a destra e si perviene sulla dorsale con la Val Tanaro, seguendo la quale verso sinistra si giunge all'anticima del Monte.

Si scende nell'ampia conca prativa ed in breve si raggiunge la evidente vetta del Monte Armetta (1739).

Il ritorno avviene seguendo a ritroso l'itinerario di salita.