Il Pilone (monumento funebre)
Foto tratta da: accessi.it
Una suggestiva passeggiata storico naturalistica da Albenga ad Alassio, dai ruderi della chiesa di San Martino a Santa Croce, sull'antico percorso della Via Julia Augusta, fatta realizzare dall'Imperatore Ottaviano Augusto tra
il 13-12 A.C. per collegare l'antica Piacenza con Arles, sulla costa meridionale della Gallia.
L'antica Via, attraversato l'Appennino (Piacenza,Tortona, Acqui) raggiungeva la costa ligure presso Vado Ligure (l'antica Vada Sabazia).
Su questa antica strada si svolsero tutte le comunicazioni terrestri della Riviera sino all'epoca Napoleonica, che segnò l'inizio dei lavori della strada litoranea, l'attuale via Aurelia.
Su questa antica strada si svolsero tutte le comunicazioni terrestri della Riviera sino all'epoca Napoleonica, che segnò l'inizio dei lavori della strada litoranea, l'attuale via Aurelia.
Il tratto da Albenga ad Alassio, tra i meglio conservati, è disseminato da numerose vestigia corredate da appositi pannelli informativi, con la ricostruzione dell'aspetto originario degli antichi resti. Si tratta nella maggior parte di tombe per urne cinerarie appartenenti a famiglie facoltose che, secondo i costumi romani, venivano edificate a fianco delle principali strade, al di fuori delle città.
Lungo tutto l'itinerario, lo splendido panorama sull'Isola della Gallinara e sul Golfo di Alassio.
NOTE TECNICHE
Partenza e Arrivo: Albenga, via S. Calocero in Località Vadino
Dislivello: 170m
Lunghezza: 5km
Lunghezza: 5km
Tempo di Percorrenza: 1h,30/1h,45(andata e ritorno 3h circa)
Difficoltà: T
Segnavia: quadrato vuoto rosso-paline segnaletiche
Cartografia: IGC 1:50.000 n.15
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
Accessi
In treno: dalla Stazione
ferroviaria di Albenga si percorre via Martiri della Libertà e si raggiunge
Piazza del Popolo. Si continua in via Piave, si supera il ponte Viveri sino ad
arrivare alla rotonda dove si trova l'imbocco di via S. Calocero.
Autostradale: dal
casello di Albenga (autostrada Genova-Ventimiglia), seguendo il corso del fiume
Centa si raggiunge il centro cittadino. Si percorre poi via Piave, si supera il
ponte Viveri e si arriva alla rotonda dove si trova l'imbocco di via S.Calocero
(zona Vadino).
Itinerario
Si percorre brevemente via
San Calocero, e seguendo le prime indicazioni della via Julia Augusta si devia in Salita Madonna di Fatima (palina indicativa), antico percorso che sale a fianco della omonima Cappella.
Dopo alcune svolte si incontra l'inizio della strada romana, segnalato da un evidente pannello esplicativo.
Dopo alcune svolte si incontra l'inizio della strada romana, segnalato da un evidente pannello esplicativo.
Nei pressi, con una deviazione, si arriva nella zona del "Pilone", monumento funerario del II
secolo d.C., appartenente alla tipologia di tombe a torre (dette Pile), situato in posizione dominante su Albenga. Il monumento, menomato della sua parte più alta dai tedeschi nel 1944 per esigenze belliche, corserva le nicchie destinate a statue ed urne cinerarie.
Vicino a questo, in una spianata alberata, si trovano i ruderi perimetrali dell'antico "anfiteatro" e poco oltre, i resti della Chiesa e dell'Abbazia di S. Martino, erette nel tardo medioevo dai monaci Benedettini, ora incorporate in abitazioni private.
Inizia poi l'effettivo percorso sull'antica via consolare, che si snoda con andamento a saliscendi, alternando tratti sterrati ad asfalto, tra le varie diramazioni laterali che danno accesso ad abitazioni private.
Lungo questo storico tragitto, si incontrano in successione vari monumenti funebri di origine romana risalenti al I-II secolo d.C., tutti corredati da appositi pannelli illustrativi, contraddistinti da nomenclatura in lettere a ritroso (dalla lettera "H" alla lettera "A", perchè la segnaletica ufficiale inizia da Alassio).
Di questi, uno è un colombario, mentre gli altri sono recinti funerari al cui interno erano contenute urne cinerarie oppure numerose sepolture.
La strada prosegue poi tra belle villette e coltivi, terminando in una stradina asfaltata che va seguita verso destra per poche decine di metri fino a imboccare a sinistra un viottolo inerbito in leggera discesa. Attraversato un piccolo rio si raggiunge, in prossimità di un campeggio, il tratto meglio conservato dell'antica strada consolare, con l'originale selciatura del basolato romano e le banchine rialzate sui lati
Il percorso successivamente si apre con ampi panorami sulla costa e sulla baia di Alassio e raggiunge la Chiesa di Sant’Anna ai Monti, che fino al XV secolo fungeva da parrocchiale di Alassio, da taluni considerata la prima chiesa della cittadina.
Proseguendo si raggiunge l’arco di Santa Croce, l’antico confine medioevale tra Albenga e Alassio e quindi la chiesa romanica di Santa Croce, fondata nel secolo XI dai monaci benedettini che, dalla vicina Isola Gallinara, estesero il loro dominio a tutto il territorio di Alassio, cedendolo al Comune di Albenga nel 1303.
Lungo questo storico tragitto, si incontrano in successione vari monumenti funebri di origine romana risalenti al I-II secolo d.C., tutti corredati da appositi pannelli illustrativi, contraddistinti da nomenclatura in lettere a ritroso (dalla lettera "H" alla lettera "A", perchè la segnaletica ufficiale inizia da Alassio).
Di questi, uno è un colombario, mentre gli altri sono recinti funerari al cui interno erano contenute urne cinerarie oppure numerose sepolture.
La strada prosegue poi tra belle villette e coltivi, terminando in una stradina asfaltata che va seguita verso destra per poche decine di metri fino a imboccare a sinistra un viottolo inerbito in leggera discesa. Attraversato un piccolo rio si raggiunge, in prossimità di un campeggio, il tratto meglio conservato dell'antica strada consolare, con l'originale selciatura del basolato romano e le banchine rialzate sui lati
Il percorso successivamente si apre con ampi panorami sulla costa e sulla baia di Alassio e raggiunge la Chiesa di Sant’Anna ai Monti, che fino al XV secolo fungeva da parrocchiale di Alassio, da taluni considerata la prima chiesa della cittadina.
Proseguendo si raggiunge l’arco di Santa Croce, l’antico confine medioevale tra Albenga e Alassio e quindi la chiesa romanica di Santa Croce, fondata nel secolo XI dai monaci benedettini che, dalla vicina Isola Gallinara, estesero il loro dominio a tutto il territorio di Alassio, cedendolo al Comune di Albenga nel 1303.
La chiesetta, collocata in eccezionale posizione panoramica su di uno sperone roccioso a picco sull'omonimo Capo, conserva l’abside originaria con archi binati e strette feritoie. I fianchi sono pure medioevali per un lungo tratto, mentre tutta la parte anteriore, compreso il caratteristico portico, è un’aggiunta del secolo XVI.
Il ritorno avviene per la stessa via dell'andata, oppure scendendo verso l'abitato di Alassio per ritornare ad Albenga con i mezzi pubblici.
Il ritorno avviene per la stessa via dell'andata, oppure scendendo verso l'abitato di Alassio per ritornare ad Albenga con i mezzi pubblici.
Sitografia
Via julia Augusta - ComuneAlbenga
Accessi.it - Percorso archeologico monumentale Via Julia Augusta