lunedì 14 novembre 2022

Bric Pigheuggiu da Arenzano per il Santuario delle Olivete



Escursione lungo un'erta e lunga salita che dal Santuario delle Olivete sale al Bric Pigheuggiu, situato sull'antica via dell'Olba, antica mulattiera dei traffici commerciali tra la costa e l'entroterra.
Sulla panoramica sommità si trova una singolare campana.

NOTE TECNICHE

Partenza e Arrivo: Arenzano
Dislivello: 670m
Lunghezza: 4,90 km
Tempo di percorrenza in salita: 2h,30/3h
Difficoltà: E
Segnavia: “A” rossa – “M” bianca
Cartografia: Studio Naturalistico EdM SV1

Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.

AVVISO: 14/3/23- viene segnalato che il sentiero di salita si trova in pessime condizioni

Accesso stradale
Dopo l’uscita autostradale di Arenzano si scende alla cittadina rivierasca e si percorre il lungomare (via Aurelia) sino alla zona dell’Ena Hotel. Poco oltre, sulla destra, si trova via Piazzale del Mare che porta ad ampie aree di parcheggio per l’auto (a pagamento dal 1° giugno al 30 settembre).


                                                                 
                                                            

Itinerario
Dalla zona di parcheggio si ritorna sulla via Aurelia (lungomare Kennedy), si va brevemente a sinistra ed a fianco dell’Ena Hotel si imbocca via Vittorio Veneto che si inoltra all’interno dell’abitato.
Dopo breve percorso, al primo piccolo slargo sulla destra, si prende via Olivete che sale inizialmente tra le abitazioni, successivamente diventa scalinata per poi raggiungere il poggio dove sorge il Santuario di N.S. delle Olivete (q.30m).

Fonti storiche fanno risalire al 1607 la costruzione in loco di una prima piccola cappella dedicata alla Vergine Annunziata. Nei secoli successivi, in particolare nel XVIII secolo, il luogo di culto è stato più volte ampliato.
Tra il 1852 ed il 1858 fu aggiunto un ulteriore corpo alla struttura esistente, come cita una targa in marmo posta sopra l’ingresso principale.
Il nome Olivete, poi modificato in Olivette, deriva dal fatto che all’intorno sorgevano vaste coltivazioni di ulivi.

Nei pressi della chiesa si individua il segnavia “A” rossa in campo bianco, relativo ad un lungo e panoramico percorso sulle alture che termina a Lerca.
Seguendo tale segnavia si sale lungo un antico viottolo e successivamente per via Bicocca, per poi attraversare l’autostrada su di un cavalcavia.
Continuando sulla strada, dopo un tornante, si arriva ad una zona di coltivi ed alle case di Pian della Bicocca.

Si prosegue lungo una stradina cementata che si congiunge poi con la strada asfaltata. Lasciata a destra una diramazione, si continua sino ad un bivio dove si va a destra, giungendo così a due case isolate. Si imbocca quindi un ripido sentiero che passa accanto ad una cascina abbandonata e giunge ad un ulteriore biforcazione. Si lascia a destra la diramazione segnalata con una “M” bianca e si continua seguendo la “A” rossa, che sale ripida alle zone di Case Calzone (q.275m).
Si va a destra su strada sterrata, poi a sinistra sino ad un crinale dove si trova il tracciato del metanodotto, per poi continuare tra boscaglia e arbusti fino ad un crocevia presso la “selletta” alle pendici del “Briccu de l'Omu” (396 m), la cui panoramica sommità è raggiungibile con una breve deviazione sulla destra.

Si continua lungo il crinale, poi si obliqua a destra tra rocce, arbusti e radi pini sino a raggiungere un altro ripido costone. Scavalcato poi un dosso sassoso si lascia a destra il metanodotto, si aggira quindi il Bric del Vento e si arriva ad un crocevia. Si continua dritti sul crinale e dopo aver superato il Bric Negrixioa si scende brevemente sino al bivio presso il “Colletto Gabba”.
Qui si lascia a sinistra il prosieguo dell’itinerario “A” per continuare sul ramo di destra (segnavia “M” bianca) che porta alla sommità della Cima di Mezzo, sormontata da due tralicci e successivamente, dopo lungo traversone in ambiente più aperto si confluisce sulla mulattiera proveniente da Crevari (segnavia “X” rossa), nei pressi della piccola struttura in pietra dell’Ex Casa del Dazio (q.756m).

Costruita nel 1929 sull’antica strada dell’Olba, importante mulattiera che metteva in comunicazione la zona costiera (Voltri-Crevari) e l’alta Valle dell’Olba, attraverso la Gava ed il Passo del Faiallo, ospitava il “daziere”, persona incaricata del controllo delle merci che transitavano.
Attualmente costituisce un ottimo riparo per gli escursionisti in caso di maltempo.

Poco oltre la Casa del Dazio, occorre deviare dal sentiero principale ed individuare sulla destra la traccia che risale il crinale, tra erba e rocce affioranti, e raggiunge infine la sommità del Bric Pigheuggiu (Pidocchio m.815), sormontata da un supporto in legno a sostegno di una campana. Libro di vetta nei pressi.
Esteso il panorama sulla costa.



Riferimenti bibliografici
A.Parodi- Beigua geopark (Ed. Andrea Parodi)
P.Falzone- Valle Stura e la costa da Prà ai Piani d’Invrea (ed: Sagep Genova)