sabato 12 novembre 2022

Perti Alto-Castrum Particae-Bric del Frate


Sulle orme della storia del Finalese

NOTE TECNICHE

Partenza e arrivo: Perti Alto 
Dislivello: 305m
Lunghezza: km 7,70
Tempo di percorrenza: 3h/4h l'anello completo
Difficoltà: E
Segnavia:"3 bolli rossi-"croce rossa"- Paline indicative
Cartografia: Finalese - Fraternali Editore

Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 


Accesso Stradale
Dal Casello di Finale Ligure si scende verso il centro cittadino. Ad una rotonda si volta a sinistra e poco oltre un ponte ancora a sinistra in direzione di Calice. Dopo circa 1,7 Km si incontra sulla destra il bivio per Perti Alto, dove si svolta e si continua in salita sino a giungere nella piazzetta dei Martiri Perticesi, antistante la Chiesa di San Eusebio, dove si parcheggia.



Itinerario

L'abitato di Perti Alto merita una visita accurata.
Esso sorge a ridosso di Castel Gavone e fu uno dei più antichi centri abitati medievali.
Ma le sue origini risalgono all'epoca romana, come testimoniano i ritrovamenti dei resti di un'antica necropoli, conservati nel Museo Archeologico di Finale.
All'inizio dell'abitato si trova la chiesa di S. Eusebio, di grande interesse storico ed artistico (XIII secolo), con sottostante cripta risalente all'XI secolo, uno dei luoghi di culto più antichi del Finalese.
Al suo interno sono custodite una copertura di sarcofago dell'alto medioevo ed un frammento di "tegolone" romano con iscrizione paleocristiana dell'anno 362, testimonianza del cristianesimo in Liguria
A fianco dell'antica chiesa sorge l'attuale parrocchiale. A pianta ottagonale fu edificata intorno al 1714 utilizzando gran parte del materiale proveniente dalla demolizione del vicino Castel Gavone, ordinata dalla Repubblica di Genova subito dopo l'acquisto del Marchesato di Finale 

Per l'itinerario proposto si continua sulla strada asfaltata incontrando poco oltre la chiesa rinascimentale N.S. di Loreto, risalente al 1470 (detta anche "dei Cinque Campanili" per le guglie che la sormontano) e, successivamente l'antica cappella sconsacrata di S. Benedetto. Si arriva infine all'isolato nucleo abitativo di Case Valle dal caratteristico colore rosso/ocra.

Qui si abbandona la strada asfaltata ed attraversato un ponticello si raggiunge l'abitato. 
Si passa tra le case per imboccare un sentiero (palina e segnavia "tre bolli rossi) che, dopo vari tornanti, sale lungamente in zona boscosa per raggiungere il Colletto di Sant'Antonino (q.230m circa). 
Si lascia momentaneamente il sentiero principale per deviare a destra (indicazioni), e raggiungere così i ruderi del Castrum Perticae, antico insediamento fortificato citato per la prima volta nel diploma del 1162, con cui Federico Barbarossa investiva Enrico I Del Carretto del Marchesato del Finale.
Fu costruito nella seconda metà del VI secolo d.C., durante la dominazione bizantina della Liguria, per difendersi dalle invasioni longobarde.

Poco sopra si trova la chiesa protoromanica di S. Antonino (q284m), soldato romano martire, con sottostante cripta e piccola grotta. 
Esteso il panorama che si gode dalle due estremità dell'altura.  A nord sulla Valle Ergea ed il Bric Scimarco; a sud sulla Valle Aquila, il Castel Gavone ed il Finalese.

Ritornati al punto della deviazione, si continua lungo il sentiero principale che scende sul versante opposto, ed alternando tratti in piano a brevi salitelle alla base della suggestiva bastionata rocciosa del Bric Scimarco, arriva ad un bivio.
Qui è consigliata un'ulteriore breve deviazione a destra, per visitare la zona degli spettacolari monoliti conosciuti come "I Frati", tre esili pinnacoli che si ergono dalla boscosità con alla base una suggestiva grotta.

Ritornati al bivio, si prosegue nel solitario Vallone dell'Ergea, procedendo lungamente tra carpini, lecci e terrazzamenti abbandonati, ignorando ogni deviazione. Al termine, con ultimo tratto in salita si sbuca sul colletto del Bric del Frate, la cui panoramica sommità (388m) è facilmente raggiungibile seguendo un sentierino sulla destra.

Ritornati al colletto, si prosegue in discesa (segnavia "croce rossa") ed infine, superata una vecchia cava, si sbuca sul pianoro erboso di Pian Marino.
Si attraversa la radura (segnavia "2 bolli rossi") per poi prendere sulla destra una carrareccia che dopo essere transitata presso un'abitazione isolata, porta alla chiesetta sconsacrata di S. Carlo e successivamente al parcheggio di Montesordo (" i Cianassi").

Seguendo ora la strada asfaltata si raggiungono le Case Valle e da qui, percorrendo a ritroso il percorso dell'andata, si fa ritorno a Perti Alto.