domenica 16 giugno 2024

I Forti di Altare

Tra le fortificazioni sabaude che costituivano l'importante baluardo difensivo e di controllo tra la costa ed il basso Piemonte 



NOTE TECNICHE

Partenza e arrivo: Altare, slargo antistante l'ex casello autostradale
Dislivello: 425m
Tempo di percorrenza: 2h/2h,30
Lunghezza: 6,50 Km
Difficoltà: E
Segnavia: Bianco rossi dell'AVML
Cartografia: Studio Naturalistico EdM - Carta dei Sentieri SV-2

Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'attività escursionistica richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.



Accesso stradale
- Da Savona si percorre C.so Ricci al termine del quale si prosegue sulla S.P.29 per Altare. Superato il valico fortificato si posteggia sulla sinistra nell'ampio slargo dell'ex casello autostradale-
-Dal casello di Altare dell'autostrada SV-TO si volta a sinistra e si prende per il centro del paese. Lo si attraversa completamente sino ad arrivare in prossimità dell'importante fortificazione di valico.
Si lascia l'auto nell'ampio slargo davanti dell'ex casello autostradale





Itinerario
Dall'ampio spiazzo presso l'ex casello autostradale  di Altare (400m circa), si segue brevemente la strada provinciale in direzione dell' imponente fortificazione difensiva di valico.

Realizzata negli anni 1885/90, costituì lo "sbarramento di Altare", voluto dal Regio Esercito per la difesa del Basso Piemonte e della catena appenninica ligure da eventuali attacchi terrestri. 
Risulta di proprietà privata e l'accesso non è consentito.
Tale complesso fortificato era costituito dalla postazione principale della Tagliata, composta da due fabbricati - uno con accesso sul versante savonese e l'altro con accesso sul versante di Altare - che permettevano appunto di "tagliare", cioè sbarrare il valico di Cadibona (denominato anche Bocchetta di Altare) e quindi il collegamento viario tra il Piemonte e la costa savonese.
Tale sbarramento comprendeva altresì due opere superiori, poste sulle alture vicine: il Forte Tecci a sud ed il Forte Cascinotto a nord.
Completano l'intera opera di fortificazione il Forte del Monte Burotto e la Batteria del Monte Baraccone) che visiteremo lungo il cammino.

Poco prima del semaforo (segnali bianco rossi dell'AV) si prende a destra la strada ex militare,  recentemente ristrutturata per consentire il trasporto delle grosse pale eoliche installate sulla dorsale del M. Baraccone.
Dopo breve tragitto si trova una deviazione sulla sinistra che consente di raggiungere in breve la zona antistante i forti Tecci e Cascinotto, seminascosti dalla vegetazione ed entrambi attualmente non accessibili.

Delle due opere del Forte di Altare, il Forte Tecci è la più grande. Poteva alloggiare più di 400 uomini ed era armato con 6 cannoni da 12 GRC (Ret).  Tramite questo si accedeva successivamente al Forte Cascinotto che poteva alloggiare 176 uomini ed era armato con 2 cannoni da 12 GRC (Ret) e 2 da 15 GRC (Ret). 

Si ritorna sulla strada che successivamente diventa sterrata e giunge all'importante deviazione sulla sinistra per Roviasca - Quiliano, che si ignora.
Si prosegue sulla strada principale (AVML) che transita presso una caratteristica fontana in struttura militare e successivamente si inoltra sempre più in un bel bosco misto di castagni e faggi.
Superata una deviazione sulla sinistra ed una successiva sulla destra, la strada principale si innalza con regolarità, effettua quindi alcune svolte al cui termine stacca sulla sinistra uno stradelloche conduce al Monte Burotto.
Giunti sulla sommità (746m - ripetitori televisivi) si trova il Forte di Monte Burotto, a forma poligonale con profondo fossato perfettamente mimetizzato con la vegetazione circostante che ha invaso il complesso. A livello del fossato si trova la caserma mentre nella zona superiore era collocata l'artiglieria.
E' possibile fare il periplo del bordo superiore del fossato o accedere all'ingresso principale, facendosi strada tra la fitta vegetazione. 

Terminata la visita si ritorna al bivio precedente e si continua sulla strada principale (AVML) che prosegue sulla panoramica dorsale ed attraversa la zona del Parco Eolico composto da 5 imponenti aerogeneratori.
Dopo una breve salitella si incontra sulla destra, nei pressi di una targa commemorativa, la deviazione che in breve porta alla spianata sommitale del Monte Baraccone (821m).
All'intorno, tra la vegetazione, si individuano i resti dei muretti e cunicoli della vecchia "Batteria", postazione d'artiglieria composta, secondo alcune fonti, da 6 cannoni  in appoggio e sostegno al vicino Forte Burotto.
L'opera appare "in ottica" con il Forte Settepani dello Sbarramento del Melogno, fatto questo che poteva consentire la comunicazione tramite telegrafo ottico tra le due postazioni.