Escursioni da Madonna del Lago - Alto (CN)
Lungo l'itinerario il cippo a ricordo del capo Partigiano Felice Cascione, autore di "Fischia il Vento".
NOTE TECNICHE:
Partenza e arrivo: Alto (CN) - località Madonna del Lago
Dislivello: 530m. circa
Tempo di percorrenza: 2h in salita / 4h per l'anello completo
Difficoltà: E
Segnavia: "triangolo rosso"- al ritorno "2 bolli rossi"- AVML - "quadrato rosso"
Cartografia: IGC n.15 Savona-Albenga Alassio
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.
Accesso stradale
Dal Casello di Albenga (autostrada Ge-Ventimiglia) si segue a sinistra la strada per Garessio. Giunti a Martinetto si devia a sinistra sulla strada della Val Pennavaira. Superati Nasino e Alto si prende a destra la diramazione per Madonna del Lago
L'escursione
inizia dal Santuario della Madonna del Lago (q.1008m),
così chiamato perchè sorge sulla riva di un laghetto, in uno splendido scenario
naturale. La chiesa originaria risale al 1600 ed era dedicata a Nostra Signora
della Visitazione. Più volte rimaneggiata ed ampliata nel 1842, alla fine del
XIX secolo è stata sostituita dal Santuario attuale.
Si prosegue quindi sulla strada
asfaltata prendendo come riferimento il segnavia "triangolo rosso".
Ad un vicino bivio (la strada di sinistra sarà utilizzata per il ritorno ad
anello), si continua sulla rotabile che diventa sterrata, aggira la Rocca
Asperiosa, transita poi presso un poggio panoramico sormontato da una croce e
con successivo percorso in piano, arriva presso una presa dell'acquedotto. Da
qui si trasforma in sentierino che poco oltre occorre lasciare, per deviare su
di un tratto che si inerpica nel bosco a sinistra, sino a raggiungere una
ulteriore presa per l'acqua, presso un caratteristico albero di faggio a tre
tronchi.
Si continua a destra su di un sentiero
che si innalza costantemente nella faggeta, offrendo ogni tanto scorci
panoramici sulle asperità rocciose della Rocca Dorata.
Si prende poi a salire più
decisamente, transitando presso grosse formazioni rocciose (questo tratto è
chiamato Agnelleria), alle quali fa seguito una serie innumerevole di svolte,
sino a che occorre lasciare il sentiero principale per deviare su di un'esile
traccia a sinistra (attenzione ai segnavia!) che poi risale lungamente una zona
erbosa sino a raggiungere la dorsale e successivamente la cima del Monte
Dubasso (1538 m.).
Il panorama
è grandioso e spazia dalle Alpi alla zona costiera.
Ritorno ad anello
Dalla vetta, prendendo come riferimento il segnavia "due bolli rossi", si scende lungo un pendio prativo sino a confluire, dopo breve tratto, sull'Alta Via dei Monti Liguri (segnavia "bianco/rossi). Seguendo quest'ultima si raggiunge in breve il Colle di San Bartolomeo d'Ormea (q.1439m), antico valico sullo spartiacque Tanaro-Pennavaire, crocevia di vari itinerari (tabellone e paline indicative).
Da qui si prende l'ampia strada sterrata a sinistra (segnavia "quadrato rosso"- scarso e poco evidente) che si snoda in leggera discesa lungo il versante sud ovest del Monte Dubasso, e successivamente prosegue con alcune svolte tra prati adibiti a pascolo e radi boschetti, per transitare poi presso alcune case isolate.
Supera quindi il bivio che porta alla zona del monumento a ricordo di Felice Cascione, capo Partigiano e Medaglia d'oro alla memoria, autore della canzone "Fischia il Vento", ivi fucilato il 27 gennaio 1944.
Poco oltre transita presso Case Fontana, gruppo di vecchi casolari in pietra ultimo rifugio del gruppo partigiano, per continuare sino a ricongiungersi infine con l'itinerario di salita, nei pressi di Madonna del Lago (2h circa dalla cima del M. Dubasso).