martedì 20 luglio 2010

Calizzano: Bric Agnellino dal Colle del Melogno

Escursioni da Calizzano-Colle del Melogno




Un bell'itinerario sull'Alta Via dei Monti Liguri, che attraversa la suggestiva Foresta Demaniale della Barbottina e contorna antiche fortificazioni.
Particolarmente remunerativo il panorama dalla sommità rocciosa della Costa dei Balzi Rossi (punto di arrivo delle "Ferrata degli Artisti").

NOTE TECNICHE

Partenza e arrivo: Colle del Melogno
Dislivello: 450m circa
Tempo di percorrenza andata: 2h,30 circa
Difficoltà: E
Segnavia: bianco/rossi dell'AV - (dalla deviazione per Bric Agnellino anche "X" giallo)
Cartografia: Studio Naturalistico EdM SV-3
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 

L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.


Accesso Stradale
Dall'uscita autostradale di Finale Ligure si volta a destra, si supera Gorra proseguendo sulla S.P. del Melogno sino all'omonimo Colle.
Dall'uscita autostradale di Millesimo, si prosegue per Murialdo e poi Calizzano. Dalla rotonda centrale del paese si segue la strada a sinistra per Colle Melogno/Finale L.
Posteggio nella zona antistante l'ex ristorante "La Baita".








Itinerario
Al Colle del Melogno, seguendo il segnavia dell'AV si imbocca la strada, inizialmente asfaltata, che in leggera salita passa a monte dell'ex Ristorante La Baita.

Si ignora una prima deviazione a sinistra (segnavia giallo rosso delle Terre Alte), per inoltrarsi nella rinomata faggeta del Melogno, superare una seconda deviazione che conduce al Forte Tortagna per arrivare successivamente ad un'ulteriore bivio che porta al Bric Merizzo.
Sulla sua sommità si trovano, in bella posizione panoramica, i resti dell'antica fortificazione ottocentesca.

Le Fortificazioni del Melogno, vennero costruite nella seconda metà dell'800, subito dopo l'unità d'Italia, per contrastare una ipotetica invasione da parte di truppe francesi.
Come altre analoghe opere di difesa, consistevano in una grande fortificazione centrale sulla strada di valico (Forte Centrale) con funzione di sbarramento, ed altri due Forti a difesa della struttura principale collocati in posizione più elevata (Forte Tortagna e Forte Merizzo. Il primo, acquistato da privati, è stato opportunamente recintato con divieto d'accesso;  del secondo rimangono alcuni ruderi.

Continuando sulla strada principale si supera lateralmente il cancello di accesso alla spettacolare Foresta Demaniale della Barbottina, una delle meglio conservate e strutturate d'Europa, rinomata per gli stupendi faggi di alto fusto.
Si supera  di lato il cancello e su comoda sterrata che attraversa la magica faggeta, un vero e proprio trionfo di alberi ad alto fusto (alcuni anche di 50 metri) che nella parte centrale formano una specie di "cupola di cattedrale" fatta di tronchi e fronde.
Al termine si giunge sull'ampia spianata di crinale dove sorge la caratteristica Casetta della Forestale (panche per la sosta).

Di lato alla costruzione la preziosa Fonte Greppia, purtroppo resa non fruibile.


                                                   

Dall'ampio crocevia antistante la casetta, si prosegue sulla strada centrale che poco oltre transita presso una panoramica "terrazza" rocciosa (Prie Gianche), a picco sulla Conca dei Carbonai.
L'ampia strada aggira poi ad est (lato marittimo) il M.te Grosso, supera la deviazione a destra per il Monte Mezzano (palina indicatrice), quindi scende con alcuni tornanti per continuare pressochè in piano, sino ad una evidente deviazione sulla sinistra, opportunamente segnalata (variante alta dell'AV- anche segnavia "X gialla" e due bolli blu).

Qui si lascia la strada principale per imboccare quest'ultimo sentiero che sale nel bosco, supera una deviazione a sinistra e, con successiva lunga e ripida salita, raggiunge una biforcazione.
Si abbandona momentaneamente l'AV per seguire la diramazione di sinistra che consente di arrivare, dopo breve tratto, sulla sommità rocciosa della Costa dei Balzi Rossi.
Si consiglia di proseguire oltre, sull'evidente sentierino che percorre l'intera cresta, sino al punto di arrivo della Ferrata degli Artisti.
Grandioso e suggestivo il panorama dai vari "balconi" che si aprono tra i roccioni.

La Costa dei Balzi Rossi è situata in Val Maremola, nel territorio del Comune di Magliolo. E' una conformazione rocciosa dal peculiare colore rossastro e costituisce la cresta est del Bric dell'Agnellino.
Su questa struttura rocciosa è stata realizzata la "Ferrata degli Artisti", un percorso attrezzato con cavi e staffe d'acciaio di media difficoltà. Particolarmente suggestivo è il passaggio su di un ponte tibetano di circa 40 metri.
E' cosi chiamata perchè lungo il percorso si trovano diverse opere di "pittura acrobatica" realizzate dall'artista Mario Nebiolo.


                                                    

Si ritorna poi alla biforcazione e si prosegue oltre, effettuando un' ultima salitella al termine della quale, con una breve deviazione a sinistra, si raggiunge la sommità del Bric dell'Agnellino (1335m - 2,30h circa dal Colle del Melogno).
Esteso panorama dal mare alla costiera del M. Carmo e sulle Alpi Liguri.

Itinerario di ritorno

Il ritorno avviene seguendo a ritroso il percorso dell'andata sino alla Casa della Forestale.
Da quest'ultima, anziché seguire a ritroso la strada dell'andata, si prende  l'ampia sterrata a destra (indicazioni per Rifugio Heidi), che percorre il versante mare delle pendici del Bric Merizzo.
Dopo una leggera salita, la sterrata scende con continuità e supera una stradella che si innesta da destra.
Si prosegue sulla principale (scarsi segnavia " 2 linee orizzontali gialle") che attraversa una più fitta zona boscosa per arrivare al Cippo eretto a ricordo degli Alpini del Battaglione "Cadore" della Divisione "Monterosa".

Poco oltre si arriva ad un successivo bivio dove si procede a destra sino ad ulteriori due bivi ravvicinati.
Occorre seguire sempre la strada principale segnalata da "2 linee orizzontali gialle" che dopo aver fiancheggiato una zona recintata arriva al moderno e grande cancello d'ingresso della zona di Forte Tartagna, ora di proprietà privata e con l'accesso vietato.


Si prosegue oltre e dopo alcune svolte ci si ricongiunge con la strada di salita.
Seguendo quest'ultima a ritroso si fa ritorno al Colle del Melogno, dove si può effettuare la visita perimetrale del Forte Centrale.