venerdì 12 novembre 2010

Monte Bertrand e Cima Missun da Upega

Nel Bosco delle Navette





L'tinerario, di notevole interesse naturalistico, attraversa lo splendido Bosco delle Navette, uno dei più vasti boschi di larici delle Alpi Liguri che si estende sopra l'abitato di Upega. Il nome deriva dal fatto che anticamente il legname da esso ricavato, veniva utilizzato per la costruzione delle navi della Repubblica di Genova. 
La superfice boscosa è costituita in gran parte da larici ed abete bianco mentre nell'intera zona trovano dimora numerosi  camosci, caprioli ed il raro gallo forcello.
Nel tardo autunno si possono ammirare i fantastici colori che assume il bosco in quella stagione. Ad inizio estate invece, sorprenderà la bella fioritura e le vaste distese di rododendri



NOTE TECNICHE

Partenza e arrivo: Upega, area pic-nic Giairetto (1615 m. circa)
Dislivello: 866 m al M. Bertrand - 741 alla Cima Missun
Tempo di percorrenza in salita: 3h,30 al M.Bertrand - 3h alla Cima Missun
Segnavia:  paline segnaletiche.
Difficoltà: E
Cartografia: IGC- Alpi Liguri e Marittime
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.

Accesso stradale
Dal Casello di Ceva dell'autostrada Savona-Torino si svolta a destra e si raggiunge Garessio, poi Ormea e Ponte di Nava. Qui si svolta a destra per Viozene ed infine Upega. 
Da Upega si prosegue in auto sulla strada per Monesi e si arriva, dopo circa 3 Km, all'area pic-nic Giairetto (1615 m circa), poco prima del ponte sull'omonimo Rio, dove si posteggia.






Itinerario

Dall'area pic-nic ( q.1615m) ci si incammina lungo la comoda strada sterrata che sale nella bella zona boscosa delle Navette e che, dopo lungo percorso e varie svolte, arriva a quota 1900 m. circa, dove si innesta sulla importante strada ex militare Monesi-Colle di Tenda.
(alcune scorciatoie, meglio se utilizzate al ritorno, consentono di abbreviare il percorso).
La strada Monesi-Tenda-Limone, che si snoda panoramica sul crinale, è una delle più antiche "Vie del Sale", così chiamate per il prezioso minerale trasportato a dorso di mulo dalle zone costiere alle pianure piemontesi. Nel periodo ducale dei Savoia era conosciuta anche come "Via Marenga", cioè che portava al mare. Particolare importanza assunse durante il periodo bellico in considerazione della sua posizione prossima al confine con la Francia.

Si segue a destra l'ampia e panoramica strada di mezzacosta pressochè pianeggiante per circa 1,5 Km, sino a raggiungere Poggio Lagone (Paline indicative).



Dal Poggio si prende a sinistra un sentierino che sale, con modesta ma continua pendenza nel cuore del Bosco delle Navette, tra larici secolari e macchie di rododendri,  per poi attraversare un piccolo avallamento erboso.
Al termine riprende ad innalzarsi ulteriormente ma in zona più aperta, piega poi a sinistra sino ai resti di una  costruzione semidistrutta e da qui, con ultimo breve tratto, raggiunge l'ampia insellatura prativa della Colla Rossa (2179 m), sulla mulattiera di crinale che collega il Passo di Tanarello (a sinistra) al Colle dei Signori (a destra).

Il valico, il cui nome deriva dal terreno circostante costituito da roccette e scaglie rosse, si apre tra il Monte Bertrand (a destra) e la Cima Missun (a sinistra), e si trova sullo spartiacque principale delle Alpi Liguri tra la Val Tanaro e la Val Roja. (Cippo di Confine di Stato).



Qui si prospettano due alternative, la salita al Monte Bertrand (2482m) e la salita alla Cima Missun (2356m).
Per il Monte Bertand si va a destra, seguendo le tracce di una antica  mulattiera ex militare (conosciuta come "strada cannoniera") che percorre il versante orientale del Monte, e dopo aver superato una zona di blocchi franati, con successivo lungo diagonale raggiunge la panoramica dorsale. (Cippo di Confine 259 - sulla  destra Cima Velega)
Seguendo la dorsale a  sinistra si raggiunge la sommità con la grande croce di vetta. 
Il ritorno avviene per la stessa via di salita.
Per la Cima Missun si va a sinistra seguendo lungamente l'andamento ondulatorio dell'ex  strada militare sullo spartiacque. Infine si innalza contornando la Cima Missun che si raggiunge deviando su una traccia che tra magra erba raggiunge in breve la vetta.