Escursioni da Savona
Al Santuario di Savona per una antica via dei pellegrini e dei traffici commerciali.
Secondo la tradizione, la nascita del Santuario è legata all'apparizione della Madonna al contadino Antonio Botta, avvenuta il 18/3/1536.
L'autenticità del prodigio venne confermata poi da diversi miracoli, tanto che la fama del Santuario si diffuse anche nelle regioni limitrofe.
Nell'aprile del 1798 subì, come tante altre chiese, l'intera spoliazione per ordine di Napoleone. La preziosa corona che cinge tutt'ora il capo della Vergine, venne fortunosamente sottratta alla spedizione in Francia.
NOTE TECNICHE
Partenza: Savona, quartiere di Lavagnola
Dislivello: 500 m circa
Lunghezza: Km 12,30
(Sulla sinistra un sentiero, un tempo mantenuto sgombro dai cacciatori (segnavia "bollo e striscia rosso" oppure "n.1" ora completamente deteriorati) consentiva di scendere in circa 40' alle località Pizzuta e Riborgo del Santuario).
Il nostro itinerario prosegue sulla strada principale, con la ripida salita a tratti cementata che porta presso il Pian di Maranzan, percorre le pendici del Bric Castellazzo per arrivare al gruppo di case della località Priocco.
Poco oltre queste la strada diventa asfaltata e raggiunge una evidente deviazione sulla sinistra, presso un palo della linea elettrica (q.533 m).
Tempo di percorrenza: 3h/4h
Segnavia: praticamente assenti
Difficoltà: T/E
Cartografia: Studio naturalistico EdM-Carta dei Sentieri SV-2
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.
Accesso Stradale
Da Savona ci si porta in Corso Ricci che si risale completamente sino alla grande rotonda finale.
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.
Accesso Stradale
Da Savona ci si porta in Corso Ricci che si risale completamente sino alla grande rotonda finale.
Il 18 marzo una grande processione votiva si snoda dal Duomo di Savona, arriva al quartiere di Lavagnola e da qui, per via Santuario, raggiunge la Basilica di N.S. della Misericordia.
Lungo il tragitto si trovano nove "cappellette" presso le quali, secondo tradizione, i pellegrini fedeli sostano brevemente per recitare il "Salve Regina".
Lungo il tragitto si trovano nove "cappellette" presso le quali, secondo tradizione, i pellegrini fedeli sostano brevemente per recitare il "Salve Regina".
Si propone un diverso itinerario, più escursionistico considerata anche la sua lunghezza, che si sviluppa su stradine secondarie, in gran parte asfaltate ma scarsamente interessate dal traffico veicolare.
Dal quartiere di Lavagnola, poco dopo l'antico ponte di S. Martino, si prende per via Botta che sale alla frazione di Marmorassi. Superata la Chiesa Parrocchiale si prosegue per via S. Nazario passando, poco oltre, sotto i cavalcavia della linea funiviaria.
Ignorando ogni deviazione si continua sulla strada principale (Via Marmorassi), che attraversa le varie contrade della omonima frazione e giunge alla Società di Mutuo Soccorso. Circa 300 metri dopo questa, occorre deviare a destra (paline indicative- segnavia "3 bolli rossi").
Dal quartiere di Lavagnola, poco dopo l'antico ponte di S. Martino, si prende per via Botta che sale alla frazione di Marmorassi. Superata la Chiesa Parrocchiale si prosegue per via S. Nazario passando, poco oltre, sotto i cavalcavia della linea funiviaria.
Ignorando ogni deviazione si continua sulla strada principale (Via Marmorassi), che attraversa le varie contrade della omonima frazione e giunge alla Società di Mutuo Soccorso. Circa 300 metri dopo questa, occorre deviare a destra (paline indicative- segnavia "3 bolli rossi").
Quest'ultima strada si innalza tra alcune case, poi presenta un susseguirsi di ripidi "strappi" sino alle ultime villette di località Montepaggio, nei pressi di un agriturismo.
Da qui si prosegue su fondo sterrato, si supera un primo bivio (delle "2 strade") per confluire poco oltre, in località Schivà, sulla sterrata proveniente da Savona (via Ranco).
Da qui si prosegue su fondo sterrato, si supera un primo bivio (delle "2 strade") per confluire poco oltre, in località Schivà, sulla sterrata proveniente da Savona (via Ranco).
Ci si trova sulla vecchia strada Savona-Naso di Gatto, percorsa un tempo anche dai fedeli delle Albissole per recarsi in pellegrinaggio al Santuario.
Si prosegue su questa che dopo alcune salitelle arriva al pilone votivo della Madonna del Crovaro, posto nei pressi della deviazione per Ellera ed alle pendici dell'omonimo Monte.
(Sulla sinistra un sentiero, un tempo mantenuto sgombro dai cacciatori (segnavia "bollo e striscia rosso" oppure "n.1" ora completamente deteriorati) consentiva di scendere in circa 40' alle località Pizzuta e Riborgo del Santuario).
Il nostro itinerario prosegue sulla strada principale, con la ripida salita a tratti cementata che porta presso il Pian di Maranzan, percorre le pendici del Bric Castellazzo per arrivare al gruppo di case della località Priocco.
Poco oltre queste la strada diventa asfaltata e raggiunge una evidente deviazione sulla sinistra, presso un palo della linea elettrica (q.533 m).
Qui occorre lasciare la via principale per deviare a sinistra (paline indicative) e transitare, dopo ripida discesa, presso la cascina della Palaiella, posta in bella posizione panoramica e, successivamente, presso Case Ramè sottane.
Con ulteriore lunga discesa si arriva in località Ca' di Barbè. Sulla destra sono evidenti le rovine di un antico convento di monaci. Sulla sinistra si trova una casa di recente costruzione.
Segue un tratto in falsopiano, dopodichè si transita presso alcune abitazioni e con ulteriore lunga discesa si arriva sul piazzale del Santuario (45' circa da loc. Palaiella).
Con ulteriore lunga discesa si arriva in località Ca' di Barbè. Sulla destra sono evidenti le rovine di un antico convento di monaci. Sulla sinistra si trova una casa di recente costruzione.
Segue un tratto in falsopiano, dopodichè si transita presso alcune abitazioni e con ulteriore lunga discesa si arriva sul piazzale del Santuario (45' circa da loc. Palaiella).
Per il ritorno a Savona si può utilizzare il mezzo pubblico che fa capolinea nei pressi della piazza principale.