venerdì 21 gennaio 2011

Cappella di S.Anna, Strada Megalitica e Monte Greppino

Escursioni da Varazze





Breve itinerario sulle alture di Varazze. 
Dalla località Ceresa di Alpicella al Poggio di S.Anna; poi sull'antica strada Megalitica ed al Monte Greppino, ampio balcone panoramico sulla costa ligure.

NOTE TECNICHE

Partenza e arrivo: Alpicella località Ceresa
Dislivello: 250m circa
Tempo di percorrenza: 2h,30-3h
Difficoltà: E
Segnavia: "L"-"N"-"T" rossi
Cartografia: Studio Naturalistico-EdM/SV1
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 

Accesso stradale
Con l'autostrada Genova-Savona, si esce al casello di Varazze e si raggiunge il centro dell'abitato.
Si prende la strada per Sassello sino a Pero dove si svolta sulla diramazione che porta ad Alpicella.
Dalla Piazza principale della frazione (IV Novembre) si prende per via Ceresa,  strada asfaltata che in 2,5 Km circa porta in località Ceresa -  Tabelle indicative dell'itinerario.
(esigue le possibilità di posteggio per l'auto).





Itinerario
Dall'ultima casa di Località Ceresa (q.592m.-paline indicative dell'itinerario) ci si inoltra in zona boscosa su di una ripida salita dal fondo in cemento. Poco dopo, allorchè la strada spiana leggermente e diventa sterrata, si incontra un importante bivio.
Si ignora momentaneamente la diramazione di destra, segnavia "N"-"T", per proseguire dritti sull'ampia carrareccia seguendo il segnavia "L".
Dopo breve salitella si continua in ambito boscoso, si transita poi presso un'ampia spianata attrezzata per i pic-nic., per arrivare successivamente al poggio roccioso su cui sorge la Cappella di S. Anna (675m).
Dalla sommità della Rocca, a strapiombo sull'abitato di Alpicella, la vista spazia su tutta la Riviera di Ponente e sulle Alpi Liguri. 

Si ritorna per lo stesso percorso all'importante bivio nei pressi località Ceresa, precedentemente ignorato.
Qui si devia a sinistra (segnavia N-T), si transita presso una vecchia casa in pietra,  per continuare su di una comoda carrareccia pressochè pianeggiante.
Dopo breve tragitto  si incontra un secondo rustico, con accanto un grande larice; dopodichè si entra nuovamente in zona boscosa, procedendo tra fasce di coltivi ormai abbandonate. Poco oltre si trova un piccolo rio ed una vasca per l'acquedotto, pervenendo poi ad un ottimo punto panoramico, davanti alla sagoma rocciosa del Monte Greppino.
Ad un bivio, presso un piccolo rio, si lascia momentaneamente la deviazione a destra per il Monte Greppino, per continuare a seguire il segnavia "N", che in breve porta all'inizio della Strada Megalitica, fiancheggiata da grandi faggi.

Si tratta di una mulattiera, lunga circa 100 metri, lastricata ed in parte scavata in trincea, fiancheggiata da faggi che le conferiscono un'aria solenne e delimitata ai bordi da grosse pietre infisse nel terreno, che ricordano il "sistema a triliti" (strutture tipo Stonehenge: due pietre verticali ed una trasversale superiore).
Per questa sua conformazione fa pensare ad un tracciato per scopi religiosi e rituali della cultura celtica.
La strada termina al colletto di q. 637m., all'incrocio con il sentiero per il Monte Beigua e con la strada sterrata Le Faie - Prato Rotondo.
Al suo termine, sulla destra, nella zona boscosa sottostante, si trova una specie di recinto di forma semicircolare costituito da una serie di pietre infisse nel terreno.
Quest'ultimo, secondo alcuni, sarebbe un antico luogo di culto. Un masso al centro, se effettivamente di epoca preistorica, risulta orientato verso il Monte Greppino, considerato anticamente sede di divinità, forse per la sua capacità di attirare i fulmini.




Si ritorna per la stessa strada al bivio presso il rio, precedentemente lasciato.
Qui si devia a sinistra,  seguendo il sentiero con segnavia "T" rossa che, dopo un iniziale tratto boschivo giunge presso un cappelletta votiva ed un ulteriore bivio.
Qui si va a destra, risalendo un sentierino che si innalza repentino tra erica, arbusti e roccette sino a raggiungere l'arcigna cima del Monte Greppino (680 m.), che domina l'abitato delle Faie.
Le rocce che lo costituiscono sono note per attirare i fulmini e per questo un tempo ritenuta montagna sacra.
Vastissimo il panorama su gran parte della costa ligure, sulle Alpi ed una veduta ravvicinata sul massiccio del Beigua.
Si ritorna per la via dell'andata sino all'importante bivio all'inizio dell'itinerario e da qui alla località Ceresa.