Nel periodo appropriato (tarda primavere-inizio estate) è notevole la fioritura.
NOTE TECNICHE
Partenza e Arrivo: Passo della Teglia
Dislivello: 650m circa
Tempo di percorrenza in salita: 2h/2h30- tempo complessivo 4h/4h,30
Difficoltà: E
Segnavia: paline-due bolli rossi-segni bianco/rossi
Cartografia: IGC n.15 Alassio-Albenga-Savona
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.
Accesso stradale
Si prende a destra e si imbocca la strada per Vesalico e Pieve di Teco (circa 26 km).
Poco prima di quest'ultimo paese, si prende la deviazione a sinistra per Imperia e poco dopo per Rezzo.
Superato il paesino, su strada stretta e tortuosa, in circa 14 km si arriva al passo della Teglia.
(paline indicative - pochissimo spazio per posteggiare l'auto).
Il punto di partenza può essere anche raggiunto con uscita autostradale ad Arma di Taggia, da qui si risale la valle Argentina sino a poco prima di Molini di Triora. Qui si devia a destra per Andagna, si passa a Drego raggiungendo infine il Passo della Teglia.
Itinerario
Dal tornante poco sotto il Passo della Teglia (1387m - indicazioni per S.Lorenzo-P.so Mezzaluna- segnavia "2 cerchi rossi" e segni "bianco rossi") si prende un ampio sentiero che si inoltra in zona di bosco misto e successivamente si addentra nel rinomato Bosco Grande di Rezzo, dove si trovano faggi di notevoli dimensioni
Dopo un andamento a saliscendi sul versante prativo del M.te Pizzo, si perviene prima all'omonimo colletto (Passo Pizzo 1390 - cippo ricordo), poi alla depressione erbosa di S. Lorenzo, ai piedi della cresta del Carmo di Brocchi, dove si trovano i ruderi della Cappelletta dedicata al Santo.
Dopo un andamento a saliscendi sul versante prativo del M.te Pizzo, si perviene prima all'omonimo colletto (Passo Pizzo 1390 - cippo ricordo), poi alla depressione erbosa di S. Lorenzo, ai piedi della cresta del Carmo di Brocchi, dove si trovano i ruderi della Cappelletta dedicata al Santo.
Un tempo il luogo, interessato dalla transumanza, era importante punto di sosta dei pastori.
Al centro della depressione erbosa si trova un masso piatto con una "coppella" scanalata, ritenuto da molti un antico altare sacrificale; in alto si trova invece una pietra infissa verticalmente nel terreno, alta circa 2 metri, ritenuta un antico menhir con funzioni si orientamento o per segnalare un territorio sacro.
All'intorno della zona, alcune cavità naturali pare siano state utilizzate nel medioevo come ricoveri di fortuna.
Al centro della depressione erbosa si trova un masso piatto con una "coppella" scanalata, ritenuto da molti un antico altare sacrificale; in alto si trova invece una pietra infissa verticalmente nel terreno, alta circa 2 metri, ritenuta un antico menhir con funzioni si orientamento o per segnalare un territorio sacro.
All'intorno della zona, alcune cavità naturali pare siano state utilizzate nel medioevo come ricoveri di fortuna.
Lasciato a sinistra il Monte Carmo dei Brocchi, si prosegue con percorso a mezzacosta sino all'importante crocevia del Passo della Mezzaluna, situato tra il M.te Arborea e la Comba della Donzella (1454m - paline - bivio per Monte Carmo dei Brocchi).
Superato il bosco, si prosegue sulla strada sterrata proveniente da Rezzo, che si snoda in zona più aperta sul versante destro della evidente dorsale, e raggiunge successivamente la zona d'alpeggio di Case dell'Alpe. (1533m).
Qui si lascia l'ampia strada per deviare su di un sentiero a sinistra, che taglia le pendici del Monte Monega e dopo alcuni tornantini giunge al passo Pian del Latte (1764m), traversando le pendici sud orientali del Monte Monega.
Qui si lascia l'ampia strada per deviare su di un sentiero a sinistra, che taglia le pendici del Monte Monega e dopo alcuni tornantini giunge al passo Pian del Latte (1764m), traversando le pendici sud orientali del Monte Monega.
Dal Passo si volta a sinistra e si rimonta su mulattiera ex-militare l'erta dorsale orientale, ampia e prativa, al termine della quale si perviene alla panoramica sommità del Monte Monega, con la piccola croce di vetta (1882m).
Ampio panorama dal Monte Toraggio e Pietravecchia alla Cima di Marta e Monte Grai; dal M. Saccarello al Frontè e verso il gruppo del Marguareis, con scorcio sulle Alpi Marittime francesi (Monte Bego e Gran Capelet)
Il ritorno avviene per lo stesso itinerario di salita.
Il ritorno avviene per lo stesso itinerario di salita.
Variante di ritorno (ad anello) -
Lungo percorso a saliscendi - da evitare in caso di nebbia
Lungo percorso a saliscendi - da evitare in caso di nebbia
Si continua sulla panoramica e ondulata dorsale sommitale e con andamento a saliscendi si passa per la Rocca dell'Agnello (1780m), quindi per il Poggio d'Arpiglia (1691m) e si raggiunge poi la sella prativa del Passo Monega ( 1654m). Da qui si prosegue per il Poggio Buoi di Raxin, il M.te Bussana (1683m), la Cima Donzella (11636m) scendendo infine su ripido terreno al Passo della Mezzaluna dove ci si ricongiunge con il percorso di andata.
Da qui si fa ritorno al Passo della Teglia. (2h/2h,30 dalla vetta).
Da qui si fa ritorno al Passo della Teglia. (2h/2h,30 dalla vetta).