venerdì 20 settembre 2019

Monte Pietravecchia da Colla Melosa





Facile salita alla panoramica cima situata sulla dorsale di confine tra Italia e Francia, in posizione dominante sulla Val Roja e Val Nervia
Al versante coperto di larici rivolto a nord ed interessato dal percorso descritto, fa da contrasto quello opposto, caratterizzato da pareti calcaree e vertiginose


NOTE TECNICHE

Partenza ed arrivo: Colla Melosa
Dislivello:  500m circa
Difficoltà:  E
Lunghezza: 4,25 (A.R. 8,50)
Tempo di Percorrenza: 1h,45/2h
Segnavia: paline - segni bianco rossi dell'AV
Cartografia: Fraternali Editore: Alta Val Tanaro, alta Valle Arroscia, alta Valle Argentina
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.

Accesso stradale
Dal Casello di Arma di Taggia (autostrada Savona-Ventimiglia) si prende a sinistra la strada che risale la Valle Argentina sino all'ingresso di Molini di Triora. Qui si prende a sinistra la diramazione che porta a Colla Langan e poi a destra per Colla Melosa, dove sorge il Rifugio Allavena del CAI di Bordighera (0184-241155).





Itinerario
Dalla Colla Melosa (1540 m), lasciando alle spalle il Rifugio Allavena, si continua per poche centinaia di metri sino al termine dell’asfalto. Qui, in corrispondenza di una curva a sinistra, si abbandona l'ampia strada  ex militare che sale con lungo percorso al Rifugio Grai, per prendere sulla destra una più conveniente mulattiera che si inoltra in un bosco di larici e pini neri (palina indicativa-segnavia bianco-rosso). 
La mulattiera procede con salita costante, effettua alcune svolte ed una diagonale alternando tratti dal fondo selciato. Successivamente si restringe a sentiero e dopo alcuni tornanti si ricongiunge con l'ampia sterrata ex militare precedentemente lasciata, poco sotto il Rifugio Grai (q.1920m), che può essere  facilmente raggiunto proseguendo a destra ed effettuando una breve deviazione.
Tale struttura, solitamente chiusa, ricavata in una ex caserma difensiva della G.A.F., è di proprietà del CAI di Ventimiglia, al quale ci si può rivolgere per ogni utile informazione (0184-357784).

Per la nostra destinazione invece si segue a sinistra l'ampia sterrata ex militare, scendendo leggermente lungo il versante sud-est del Monte Grai, sino a raggiungere una deviazione sulla destra. Qui si abbandona la strada per imboccare la diramazione, che arriva dopo breve salita alla Sella d'Agnaira e poco oltre confluisce  sull'Alta Via dei Monti Liguri, che  a destra dirige verso S. Bernardo di Mendatica - Colle di Nava ed a sinistra verso i Monti Pietravecchia e Toraggio.
Si continua su sterrata, seguendo le tracce bianco-rosse dell'AV, che effettua un traverso lungo le pendici dell'erbosa Testa della Valletta e poi sale con un tornante al Passo della Valletta (1909 m), sullo spartiacque italo-francese.
Qui si lascia l'AVML, che percorre il sottostante versante francese, per salire un tratto tra erba e radi alberi lungo la dorsale.
La strada si inoltra in un lariceto, per salire poi a tornanti sino ai probabili resti di una vecchia trincea. Poco prima di questa, si imbocca sulla sinistra un sentierino che sale tra alcuni larici e che conduce alla vetta del Monte Pietravecchia (2038m), sormontata da una piccola croce ed un cippo trigonometrico.

Ampio il panorama sul vicino Monte Toraggio, nonchè verso la Cima e Balcon di Marta dietro le quali appaiono le Alpi Marittime, dal Mont Bégo alla Rocca dell’Abisso ed altresì sui distensivi rilievi boscosi delle valli Nervia e Argentina.
Anche il Monte Pietravecchia faceva parte dell'importante sistema difensivo fortificato del Vallo Alpino Occidentale.