sabato 2 novembre 2019

Le Grotte di Toirano ed il Santuario Rupestre di Santa Lucia





Il complesso carsico delle grotte di Toirano (SV) è formato da varie cavità, due delle quali, la grotta della Bàsura (o grotta della Strega) e la grotta di Santa Lucia Inferiore, aperte ed accessibili accompagnati da una guida specializzata. Sono molto conosciute per la loro bellezza, dovuta alla ricchezza di stalattiti e stalagmiti e soprattutto per l'importanza archeologica della grotta della Bàsura. 
In questa, infatti, trovò rifugio per millenni l’orso delle caverne (Ursus spelaeus), come attestano un gran numero di resti ossei, impronte di zampe e segni di unghiate sulle pareti.
Ma anche l’uomo preistorico vi ha lasciato testimonianze importanti, come impronte di piedi e di mani risalenti a circa 12.000-12.500 anni fa.
Un'ulteriore importante grotta è quella di Santa Lucia Superiore, aperta al pubblico solo in parte per motivi di sicurezza. Ma la sua vera attrazione è il Santuario Rupestre di Santa Lucia, edificato all'ingresso della grotta nel secolo XV-XVI. Mirabilmente incastonato nella roccia è riconosciuto quale luogo di devozione sin dal 1519 con bolla papale di Papa Leone X .
Unendo la visita guidata all'interno delle grotte della Basura - Santa Lucia Inferiore (lunga circa 1.300m)  al breve percorso esterno che porta alla Grotta di Santa Lucia Superiore con visita del Santuario Rupestre, si può godere di un percorso turistico altamente suggestivo e di rara bellezza.


NOTE TECNICHE
Partenza ed arrivo: biglietteria delle Grotte - Ufficio Guide
Tempo di percorrenza: 1h,15 la visita guidata-45'  la visita al Santuario
Dislivello: 150 m circa
Lunghezza: percorso guidato nelle grotte 1.300m circa
Segnavia: accompagnati da guide
Difficoltà: Turistico, con abbigliamento e calzature appropriate al percorso in grotta
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 

Accesso stradale
Dall'uscita del casello autostradale di Borghetto S.S., si imbocca la strada provinciale per Bardineto sino a Toirano. Superato l'abitato si svolta a destra sul ponte che attraversa il Torrente Varatella e poco oltre si prende la diramazione che porta all'ampio parcheggio antistante le Grotte di Toirano





Itinerario
Dalla biglietteria delle grotte, si sale leggermente per raggiungere l'ingresso delle Grotte di Toirano. 
Si lascia sulla destra la diramazione per il Santuario Rupestre di Santa Lucia, dalla quale avverrà il ritorno ad anello, 
Si entra nella Grotta della Basura e ci si troverà nella Sala Morelli, dove è esposto uno scheletro dell'Ursus Spelaeus parzialmente ricostruito
Segue il Salotto con le belle formazioni calcaree millenarie; il Corridoio delle Impronte dove si trovano le impronte di piedi, mani e ginocchia lasciate da uomini preistorici unitamente a quelle di orsi delle caverne; poi Il Laghetto, con l'antico lago sotterraneo. 
Nelle acque delle grotte vive un piccolo crostaceo depigmentato e cieco che non raggiunge il centimetro di lunghezza.
Si arriva poi al Cimitero degli Orsi, un vasto deposito di ossa di Ursus spelaeus, risalenti a 27.000 – 24.000 anni fa; quindi alla Sala dei Misteri, attualmente chiusa al pubblico,  recante impronte di uomini preistorici ed orsi delle caverne, tracce carboniose delle loro fiaccole e palline di argilla rimaste attaccate alla parete contro cui furono scagliate, forse in un rito di iniziazione; successivamente  l’Antro di Cibele, quando fu scoperto era sott’acqua, ed è unico al mondo per le sue concrezioni mammellonari.
Attraverso il Tunnel di collegamento (lungo 110metri) si perviene alla Grotta di Santa Lucia Inferiore, sotto ben 150 metri di roccia; cui fa seguito la zona dei Cristalli, dove si possono osservare bellissimi fiori di calcite e formazioni di aragonite; il Pantheon, dove si trova una stalagmite ricoperta di cristalli di aragonite definita per la sua bellezza la “perla” della grotta poi la Sala dei Livelli, contrassegnata da “cornicioni” calcarei, testimonianza della presenza di un antico lago sotterraneo ed infine il Tanone,  privo di concrezioni, utilizzato nel 1944 come rifugio antiaereo.




Terminata la visita alle grotte si segue brevemente la stradina che scende sulla destra sino ad un bivio dove, con successiva salita si raggiunge il poggio panoramico su cui sorge il Santuario Rupestre di Santa Lucia (q.215m), venerata per i suoi poteri taumaturgici sulle malattie degli occhi, scavato nella parte iniziale della grotta di Santa Lucia Superiore.
Sul piazzale antistante, oltre a due secolari cipressi, si trova la casa detta "dell'Eremita", sormontata da una torre campanaria in stile barocco.
Una scalinata consente l'accesso al santuario vero e proprio, scavato nella roccia, pavimentato a selciato con gran parte delle suppellettili risalenti al 1800.
All'ingresso, sulla destra, è collocata una vasca in marmo datata 1606, utilizzata un tempo come unità di misura per l’olio ed un'edicola, con un quadro del pittore Agostino Oxilia risalente al 1819, raffigurante Sant'Agata, protettrice dell'allattamento e Sant'Apollonia protettrice dei denti.
In posizione sopraelevata è collocato l'altare dove, chiusa da una grata in ferro battuto, è custodita la statua di Santa Lucia da Siracusa - opera di Taddeo Carlone - il cui culto religioso si diffuse tra i fedeli della Val Varatella già a partire dal Quattrocento.
Verso la metà del 1800, numerose concrezioni stalattitiche e stalagmitiche della grotta, furono asportate e cedute ai Pallavicini, nobili genovesi che le utilizzarono per ornare la grotta artificiale presente nell'omonima villa di Genova Pegli.
Oltre l'altare, un cunicolo conduce ad un pozzo che raccoglie un'acqua considerata miracolosa e per questo utilizzata dai pellegrini per abluzioni agli occhi.
Ogni anno vi si celebra il Natale dello Speleologo con fiaccolata, SS Messa seguita dalla visita alla grotta.
Terminata la visita si ritorna al punto della deviazione dove si prosegue pressochè in piano sino alla biglietteria delle Grotte.

Per saperne di più
Sitografia: