venerdì 6 dicembre 2019

Traversata dal Santuario di Monte Croce a Ceriale


L'itinerario è solitamente percorso in senso inverso.
Con la modifica proposta, in discesa dai monti al mare, si realizza una tra le più panoramiche traversate del savonese. 
Dopo il tratto pianeggiante che dal valico di Rocca Grande (q.656m) porta al Santuario di Monte Croce, segue la lunga discesa sulla dorsale di crinale che attraverso il Monte Acuto, il Monte Croce ed il Monte Piccaro raggiunge Ceriale. 
Per tutto il percorso i costanti scorci sulle Alpi e  le ampie vedute panoramiche su gran parte della costa ligure, appagheranno gli occhi ed arrichiranno lo spirito



NOTE TECNICHE

Partenza: valico a q. 656m sulla strada Provinciale 34 Toirano-Balestrino-Vecersio
Arrivo: Ceriale
Dislivello: 720m in discesa - 200m circa in salita
Lunghezza: 10,50 km
Tempo di percorrenza: 4/5 ore circa
Segnavia: dal Santuario "quadrato vuoto rosso "
Difficoltà: E
Cartografia: Finalese - Fraternali Editore
Nota: Prevedere l'utilizzo di due autovetture

Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'attività escursionistica richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.

Accesso stradale
Dall'autostrada dei Fiori (A10) si esce al casello di Borghetto S.Spirito e si svolta a destra per Toirano
A Toirano si gira a sinistra sulla SP 34 in direzione di Balestrino, che si raggiunge dopo circa 5 km. Si prosegue sulla SP 44 per altri 6 km sino ad arrivare al valico di Rocca Grande (q.656m.),  dove si posteggia l'auto. Indicazioni sulla sinistra per il Santuario di S. Croce.




Itinerario
Dal valico di Rocca Grande (q.565m) ci si inoltra lungo la strada sterrata che praticamente in piano, alternando tratti boschivi ad altri più aperti e panoramici, conduce in circa 30' al Santuario della Riconciliazione e della Pace (anche Santuario di Monte Croce - 2km - q. 735m). 

In questo luogo, che merita una visita, il 5 ottobre 1949 la Madonna apparve per la prima volta a Caterina Richero, una bambina di nove anni di Bergalla, piccola frazione di Balestrino. 
Tali apparizioni si succedettero sino al 5 novembre 1986, per ben 138 volte.

Davanti al Santuario si prende il sentiero che parte alla destra della recinzione (indicazioni per Monte Acuto - segnavia "quadrato rosso") e che, dopo un tratto in zona boschiva e di arbusti, sbuca sulla panoramica zona di crinale, per poi proseguire con saliscendi vari ed una successiva discesa su terreno pietroso, sino ad una insellatura erbosa (q. 649m).
Da qui si prende a salire in zona pascoliva, costellata da spuntoni rocciosi affioranti ed alcune caratteristiche "caselle in pietra" ben conservate, sino a raggiungere la sommità del Monte Acuto (748m - 1h/1h,15 circa - piccola croce in legno). 
Panorama estesissimo sulle Alpi Liguri e sulla zona costiera da Imperia alle Alpi Apuane.



Dalla vetta si scende lungo il crinale opposto sino ad arrivare ad un colletto e da qui, con successiva ripida salita si raggiunge la sommità del Monte Croce (541m), sormontata da una esile croce metallica, dove si può godere di un'ulteriore vasto panorama.

Si continua sulla dorsale, e con ulteriore discesa tra magra ebra e bianche roccette, si arriva ad un dorso erboso, cui fa seguito un altro tratto di crinale tra bassi cespugli e detriti ed una breve risalita con la quale si arriva sulla sommità del Monte Piccaro (280m), con varie antenne di ripetitori.
Si continua nella discesa lungo l'evidente dorsale ed in breve si raggiunge una insellatura. Con una breve digressione si perviene ad un panoramico poggio dove sorge un pilone votivo con la nicchia della Madonna della Guardia, protettrice di Borghetto, dal quale si può godere della bella ed ampia veduta sulla porzione di  costa che va da  Noli e Capo Mele.



Ritornati all'insellatura si prende la comoda stradella che stacca a destra, seguendola integralmente ed ignorando alcune deviazioni segnalate dal pittogramma "quadrato rosso".
La carrareccia prende a scendere più comodamente delle suddette deviazioni, tra pini marittimi ed arbusti d'erica ed effettuando qualche tornante, per terminare ad un trivio nella zona soprastante il Parco di Capo d'Anzio, con il Castello Borelli visibile tra gli alberi.

Il castello, edificato alla fine del XIX dall'Ingegnere e Senatore del Regno Bartolomeo Borelli  (fu tra i progettisti del traforo del Frejus), sopra i resti di un antico ospizio monacale medioevale, venne ideato dal proprietario secondo il concetto di autosufficienza abitativa ed energetica, e la zona circostante concepita per la salvaguardia dell'ambiente naturale.
Numerose infatti le opere di idraulica ivi approntate, tra le quali canalizzazioni e  dighe per la raccolta dell'acqua piovana tutte collegate tra loro; unitamente alla grande varietà di specie floreali tipicamente liguri impiantate nel Parco

Si continua a seguire la stradina, antica via di comunicazione tra Borghetto e Ceriale, che supera una vecchia piattaforma rialzata, e con percorso tra la tipica vegetazione mediterranea e vecchi coltivi ad ulivo, sbuca infine su strada asfaltata presso una casa isolata di colore rosa.
Si segue l'asfaltata a destra, via Piccardone, che in breve confluisce in via Cadanzo e su quest'ultima si scende nella zona del Cimitero di Ceriale, dove termina la traversata.