giovedì 27 febbraio 2020

Finale Ligure: San Bernardino-Ciappo dei Ceci-Case del Vacchè




Breve escursione sull'altopiano di San Bernardino, passando per  il Ciappo dei Ceci e la Casa del Vacchè, tra eccezionali testimonianze del passato.


NOTE TECNICHE

Partenza e arrivo: Finale Ligure loc. San Bernardino
Dislivello: 150 circa
Tempo di percorrenza:  1h,10 al Ciappo dei Ceci - 3h itinerario completo
Difficoltà: E
Segnavia: "quadrato rosso" sino al Ciappo – “rombo rosso” per Case Vacchè
Cartografia: Finalese – Fraternali Editore
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 


Accesso Stradale
Dal centro di Finale Ligure si prende per via Brunenghi e si svolta (poco prima dei Carabinieri-indicazioni Ospedale Ruffini) in via xxv aprile. Raggiunta la sommità di San Bernardino si segue via Marco Polo, poi via Flavio Gioia dove si cerca posteggio.




Itinerario
Da via Flavio Gioia si prende via degli Alisei che, dopo aver aggirato il complesso residenziale “Rubino”, porta all’inizio di una strada sterrata, sbarrata al transito veicolare.
Nel primo tratto gli utili segnavia (triangolo rosso e due barre rosse) indicati nelle carte escursionistiche, non sono assolutamente evidenti; conviene fare affidamento ad evidenti tracce di vernice gialla apposte sugli alberi.
Ci si inoltra sull’ampia stradella che si snoda in piano tra la tipica bassa vegetazione mediterranea ed arriva ben presto ad una ombrosa area di sosta, parzialmente recintata e dotata di una vecchia tavola in legno.
Poco oltre, la sterrata riceve da sinistra la confluenza dell’itinerario contraddistinto dal segnavia “quadrato rosso” (proveniente anch’esso da S.Bernardino), che costituirà, sino al Ciappo dei Ceci il segnavia di riferimento.
La stradella, recentemente ampliata per lavori di disboscamento, si snoda lungamente in zona boschiva, sulla dorsale dell’altipiano, presentando in alcuni tratti il fondo parzialmente roccioso.
Seguendo sempre la via principale, ignorando alcune deviazioni laterali, si arriva ad una salitella presso un bivio, superata la quale si continua in piano sino ad un piccolo slargo dove, proseguendo dritti, la stradina si restringe a sentierino e dirige in località Cerisola e Case del Vacchè (sarà utilizzata al ritorno).




Si ignora momentaneamente tale possibilità per deviare a sinistra, continuando in discesa su larga sterrata che poco oltre obliqua a destra e si trasforma in sentierino.
Seguendo quest'ultimo, contrassegnato anche con pittogramma "bianco rosso", si arriva in breve alla confluenza dell'itinerario proveniente da destra dalla zona di Casa del Vacchè, segnalato da "rombo rosso", che sarà utilizzato al ritorno.
Si continua in zona maggiormente boscosa, con prevalenza di lecci, per transitare successivamente presso una formazione rocciosa, nelle cui fessure è stato allestito una specie di "presepino", costituto da statuine e ricordi vari. Con ulteriore percorso nell'ombrosa lecceta, dopo alcune brevi salitelle, si raggiunge la zona sommitale del Bric Spaventaggi dove si trova il "ciappo" dei Ceci, un ampio lastrone di roccia recante numerose incisioni rupestri (1h/1h,15 circa).
Le varie incisioni (vaschette, canalette e cruciformi) simili a quelle che si trovano sul poco distante Ciappo delle Conche, testimonierebbero la frequentazione pastorale della zona sin da epoche preistoriche. Vaschette e canalette in particolare, avrebbero costituito un rudimentale sistema di raccolta delle acque piovane per abbeverare animali o per attirare prede da cacciare.
Si ritorna per lo stesso percorso al bivio segnalato dal “rombo rosso”. Si devia su questo che, dopo breve discesa a tornanti nel bosco, sbuca nell’ampia area di Case del Vacchè, costituita da zone per il pascolo e vecchi coltivi, divisi in fasce sorrette da muretti a secco.
Sulla destra si trova il caratteristico ed antico riparo sottoroccia, ottenuto chiudendo con muri di pietre una cavità naturale.
Presso la “Casa” si prende sulla sinistra un sentierino /segnavia “Linea rossa” che dopo breve salita confluisce sul altro sentiero. Si segue quest’ultimo a destra ed in breve ci si ricongiunge con l’ampia strada sterrata dell’andata, seguendo la quale si fa ritorno a S. Bernardino.