Un itinerario nel cuore
della preistoria, attraverso la visita al sito neolitico del "riparo
sotto roccia" in località Fenestrelle ed al museo preistorico
NOTE TECNICHE
Partenza e Arrivo: Alpicella, frazione di Varazze
Dislivello: non significativo
Lunghezza: km 1,600
Tempo di percorrenza: 30’
Segnavia: “D” rosso
Difficoltà: T
Cartografia: Studio Naturalistico E.d.M. SV-1
Nota: 7/3/20- Viene segnalato: Segnavia scarsi e poco evidenti. Sentiero non curato e difficile da individuare
Accesso stradale
Dall'uscita autostradale di Varazze si
volta a destra e si raggiunge il centro città. Ad una grande rotonda si volta a
destra, si transita davanti al Comune e ,alla successiva rotonda, si
prende la strada per Sassello. Giunti in località Pero si segue a destra la
deviazione per Alpicella. Si posteggia l'auto sulla piazza principale della
Frazione.
Itinerario
Dalla
piazza della frazione si percorre a ritroso la strada asfaltata d’accesso, si
supera la deviazione a sinistra per Stella S. Martino e si arriva ud una curva
sinistrorsa (circa 500 m dalla piazza di
Alpicella).
Qui
si prende sulla destra un sentiero contraddistinto dal segnavia “D” si colore
rosso che scende ripidamente verso l’alveo del Torrente Teiro.
Si
attraversa sul caratteristico ponte ad arco detto "dei saraceni” il corso d’acqua, che forma
una piccola cascatella, per arrivare successivamente ad una strada asfaltata.
La si attraversa proseguendo poi su di un sentiero che si snoda in zona
boschiva arriva al Cian du Preve e da qui, seguendo le indicazioni, al un recinto in legno antistante la parete rocciosa
strapiombante dove si trova il Riparo Sottoroccia.
Scoperto casualmente nel 1977, il riparo
sotto roccia è stato oggetto fin dal 1979 di regolari campagne di scavo. E' costituito da una stretta piattaforma rialzata ed interrotta a metà lunghezza da un affioramento roccioso e da una fenditura che divide il riparo in due parti.
Dai
resti rinvenuti in loco, frammenti di
ciotole e vasi a bocca quadrata è stato possibile stabilire l’utilizzazione del
sito sin dal periodo neolitico medio. Successivamente abbandonato è ritornato ad essere utilizzato da gruppo di agricoltori-cacciatori-pastori nell’età
del bronzo, come testimoniano i ritrovamenti di uno spillone in bronzo ed altri reperti in ceramica.
Numerosi di questi reperti sono conservati nel piccolo museo archeologico allestito ad Alpicella, nei pressi della
piazza principale.