venerdì 6 marzo 2020

Alpicella: Il riparo “sotto roccia” di Fenestrelle






Un itinerario nel cuore della preistoria, attraverso la visita al sito neolitico del "riparo sotto roccia" in località Fenestrelle ed al museo preistorico


NOTE TECNICHE

Partenza e Arrivo:  Alpicella, frazione di Varazze
Dislivello: non significativo
Lunghezza: km 1,600
Tempo di percorrenza: 30’
Segnavia: “D” rosso
Difficoltà: T
Cartografia: Studio Naturalistico E.d.M. SV-1

Nota: 7/3/20- Viene segnalato: Segnavia scarsi e poco evidenti. Sentiero non curato e difficile da individuare

Accesso stradale
Dall'uscita autostradale di Varazze si volta a destra e si raggiunge il centro città. Ad una grande rotonda si volta a destra, si transita davanti al Comune e ,alla successiva rotonda, si prende la strada per Sassello. Giunti in località Pero si segue a destra la deviazione per Alpicella. Si posteggia l'auto sulla piazza principale della Frazione.




Itinerario
Dalla piazza della frazione si percorre a ritroso la strada asfaltata d’accesso, si supera la deviazione a sinistra per Stella S. Martino e si arriva ud una curva sinistrorsa  (circa 500 m dalla piazza di Alpicella).
Qui si prende sulla destra un sentiero contraddistinto dal segnavia “D” si colore rosso che scende ripidamente verso l’alveo del Torrente Teiro.
Si attraversa sul caratteristico ponte ad arco detto "dei saraceni” il corso d’acqua, che forma una piccola cascatella, per arrivare successivamente ad una strada asfaltata. La si attraversa proseguendo poi su di un sentiero che si snoda in zona boschiva arriva al Cian du Preve e da qui, seguendo le indicazioni, al un recinto in legno antistante la parete rocciosa strapiombante dove si trova il Riparo Sottoroccia.
Scoperto casualmente nel 1977, il riparo sotto roccia è stato oggetto fin dal 1979 di regolari campagne di scavo. E' costituito da una stretta piattaforma rialzata ed interrotta a metà lunghezza da un affioramento roccioso e da una fenditura che divide il riparo in due parti.
Dai resti rinvenuti in  loco, frammenti di ciotole e vasi a bocca quadrata è stato possibile stabilire l’utilizzazione del sito sin dal periodo neolitico medio.  Successivamente abbandonato  è ritornato ad essere utilizzato da gruppo di agricoltori-cacciatori-pastori nell’età del bronzo, come testimoniano i  ritrovamenti di uno spillone in bronzo ed altri reperti in ceramica.
Numerosi di questi reperti sono conservati  nel piccolo museo archeologico allestito ad Alpicella, nei pressi della piazza principale.