Savona può definirsi "Città dei Papi" grazie all'eredità culturale ed artistica lasciata da due grandi pontefici mecenati del Rinascimento: Sisto IV e Giulio II, entrambi provenienti dalla nobile famiglia savonese dei Della Rovere.
Nel 2017, il Comune di Savona ed altre realtà locali, nel quadro di un ampio progetto celebrativo, ha posto in essere varie attività di valorizzazione turistica, culturale e religiosa, tra le quali il recupero di questo antico percorso che dal Santuario portava alle alture circostanti, chiamandolo appunto "Sentiero Città dei Papi".
Partenza e Arrivo: Santuario di Savona
Dislivello: 360m
Lunghezza: 7 km
Tempo Percorrenza: in salita 2h - anello completo 4h
Difficoltà: E
Segnavia: paline “bianco-rosse” – anche “rombo” rosso
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
Accesso stradale
Dal centro di Savona si percorre Corso Ricci in direzione nord sino alla rotonda finale, dove si prosegue in direzione Santuario.
La partenza dell’itinerario avviene dalla piazza della Basilica
Itinerario
Dalla Piazza del Santuario, al cui centro spicca la fontana opera di Giacomo Ponsonelli costruita tra il 1702 ed il 1708, si prende la via che porta alla stazione ferroviaria che, dopo aver fiancheggiato la Basilica, continua in leggera salita ed arriva (dopo circa 250 metri) ad una biforcazione che stacca sulla sinistra (segnavia “rombo rosso).
Si devia su quest’ultima e dopo breve tragitto tra coltivi si raggiunge l’inizio dell’itinerario “Città dei Papi”, segnalato da una bacheca iniziale e palina “bianco-rossa”.
Il percorso naturalistico si addentra nella boscosità, effettua varie svolte per poi procedere con una serie di lunghe salite, con tratti anche piuttosto ripidi, che si inerpicano tra la vegetazione arbustiva tipica della macchia mediterranea (lecci, roverelle, corbezzoli) che diventa via via che si sale sempre più fitta.
Allorchè questa più in quota si dirada e consente apprezzabili scorci panoramici sulla zona del Santuario e di Naso di Gatto, si arriva nella zona detta degli “Scogli Bianchi”, caratterizzata dal fondo più pietroso e dalla rocciosità che fiancheggia il sentiero.
Segue un ulteriore percorso nella boscosità che termina presso uno slargo attrezzato ad area pic-nic con utile tavolo e panche.
Con ulteriore breve percorso, superata senza difficoltà una piccola frana, si sbuca sulla strada asfaltata che da Santuario sale a via Ranco, dove prendendo a sinistra in poco più di 2 km, si fa ritorno alla località di partenza.
E’ consigliabile però proseguire brevemente nel cammino ed arrivare così, dopo circa 400m, alla Casa della Palaiella, in condizioni di parziale abbandono ma situata in eccezionale posizione panoramica.
Da qui, con ulteriore breve salita, si confluisce su via Ranco (sale da Savona-Villetta-8 km) e che porta in circa 2,5 km a Naso di Gatto.
Il ritorno avviene seguendo la strada asfaltata (via Monteprato) che con lunga discesa transita nella zona di Cà di Barbè dove sulla destra, davanti ad una casa di recente costruzione, sono visibili le rovine di un antico monastero.
Il prosieguo avviene su stradina scarsamente frequentata e successivamente tra zone di coltivi per terminare sulla piazza del Santuario.
E’ consigliabile però proseguire brevemente nel cammino ed arrivare così, dopo circa 400m, alla Casa della Palaiella, in condizioni di parziale abbandono ma situata in eccezionale posizione panoramica.
Da qui, con ulteriore breve salita, si confluisce su via Ranco (sale da Savona-Villetta-8 km) e che porta in circa 2,5 km a Naso di Gatto.
Il ritorno avviene seguendo la strada asfaltata (via Monteprato) che con lunga discesa transita nella zona di Cà di Barbè dove sulla destra, davanti ad una casa di recente costruzione, sono visibili le rovine di un antico monastero.
Il prosieguo avviene su stradina scarsamente frequentata e successivamente tra zone di coltivi per terminare sulla piazza del Santuario.
Intorno all’itinerario
Prima di affrontare l’itinerario si può effettuare una breve deviazione e salire così alla Cappella della Crocetta.
Questa si erge sopra il colle sovrastante il Santuario ed è raggiungibile attraverso un ripido sentiero segnato dalle stazioni della Via Crucis. Fu eretta nel 1680 sul luogo in cui il 18 marzo 1580 il frate Agostino da Genova divenne testimone dell’Apparizione della Vergine che gli si mostrò nell’atto di benedire la folla che giungeva al Santuario in occasione della tradizionale processione votiva. L’evento non fu divulgato sino al 1606 quando, alla morte del Cappuccino, fu collocata la Croce da cui prese il nome la Cappella.
Al termine dell’itinerario è invece consigliata una visita al complesso architettonico del Santuario di Nostra Signora di Misericordia.
E’ costituito dalla Basilica, costruita tra il 1536 e il 1540; dal Palazzo Pallavicini, costruito nella seconda metà del Settecento; dal Palazzo delle Azzarie, l’originario ospizio edificato entro il 1541; dal Palazzo dell’Ospizio costruito tra il 1593 e il 1616 e dal Palazzetto del Duca di Tursi, dal nome del benefattore Carlo Doria Tursi, cui fu concesso nel 1636.
L’apparizione
Il 18 marzo 1536 la Madonna di Misericordia appare ad Antonio Botta, un umile contadino dedito alla preghiera mariana e alla carità verso il prossimo.
“Misericordia e non giustizia” è il messaggio che la Vergine gli affida e che viene accolto dai savonesi come esortazione ad affrontare con fede e pietà cristiana il momento di crisi sociale ed economica in cui la città versa a seguito della sconfitta subita da parte dei genovesi nel 1528.
Il luogo dell’Apparizione diviene fin dal primo momento meta di culto. Le cronache dell’epoca infatti testimoniano la visita di numerosi pellegrini provenienti dalla Liguria, dal Piemonte e dalla Lombardia.
Nel 1537 la Madonna di Misericordia diviene Patrona della città di Savona e sul luogo dell’evento miracoloso viene edificato il Santuario che Pio X nel 1904 eleverà al titolo di Basilica Minore.
Ogni anno, il 18 marzo, in occasione dell’anniversario dell’Apparizione, si svolge la tradizionale processione votiva guidata dal Vescovo e seguita dalle Confraternite dell’intera Diocesi.
Sitografia:
http://www.santuariosavona.eu/escursioni/itinerario-1/